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Al Salone Nautico di Genova è stata celebrata la decima Giornata Nazionale sull’Economia del Mare. Un appuntamento voluto, come ogni anno, da Camera di Commercio Frosinone Latina, Azienda Speciale Informare e OsserMare, in collaborazione con Unioncamere, Si.Camera, Centro Studi delle CCIAA Guglielmo Tagliacarne, Assonat e Assonautica Italiana. Nella cornice del sessantaquattresimo Salone Nautico è stato presentato il XII Report Nazionale sull’Economia del Mare della regione Liguria.

Ad aprire i lavori il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora: “L’industria nautica è il settore dei primati, un’eccellenza che tutto il mondo ci riconosce, con una leadership indiscussa di una filiera che mette insieme molteplici attività e che a sua volta è la punta di diamante dell’intero “Sistema Mare” del nostro Paese che è oggetto di osservazione del nostro Rapporto. Come Camera di Commercio, grazie al supporto della nostra Azienda Speciale Informare, e come Assonautica Italiana abbiamo scelto di organizzare un tour itinerante della Giornata Nazionale sull’Economia del Mare. Un lavoro di squadra che dal 2015 abbiamo avviato con la prima Giornata Nazionale che ha prodotto un risultato che è andato oltre le aspettative, anche grazie ai dati puntali ed analitici forniti dal nostro Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – OsserMare insieme al Centro Studi Tagliacarne di Unioncamere. Se l’Economia del Mare ha ottenuto la giusta riconoscibilità nel nostro Paese è proprio grazie a questo studio, che la Commissione europea ha preso a riferimento come best practice. Il nostro obiettivo è mettere a fattore comune questo patrimonio di conoscenza, perché è uno strumento utile a chi governa il territorio e ne programma lo sviluppo ed è un riferimento per tutti gli operatori del mare pubblici e privati. L’Economia Blu nel nostro Paese vale 178 miliardi di euro tra componente diretta e indiretta e rappresenta il 10,2% del valore aggiunto dell’intera economia nazionale. Sono 1 milione gli addetti che lavorano in ben 228 mila imprese.

Il “Sistema Mare”cresce più dell’intera economia del nostro Paese e questo dimostra che ha enormi potenzialità e che può fare molto di più e dobbiamo creare le condizioni per permettere alle imprese di cogliere tutte le opportunità. Qui a Genova si stanno investendo risorse enormi in infrastrutture che sono prioritarie per lo sviluppo della logistica, che vede nell’intermodalità il fattore chiave per la competitività del territorio e per potenziare i traffici commerciali verso l’Europa. Sulla formazione delle competenze le ingenti risorse del PNRR per potenziare gli ITS Academy della Liguria consentiranno di realizzare uno tra i più importanti hub di ricerca e innovazione di riferimento per il Mediterraneo. Quello che di straordinario sta avvenendo per l’Economia del mare del nostro Paese, è che non solo è tornata al centro del dibattitto politico istituzionale, dopo anni di distrazione, ma stiamo vivendo un momento di grande attenzione e ascolto. Continueremo ad essere in prima linea, dando il nostro contributo al Governo, con l’obiettivo di dare piena operatività al Piano del Mare”, ha concluso Acampora.

Il valore dell’Economia del Mare: Focus Liguria

Ad illustrare i dati del XII Report sull’Economia del Mare della regione Liguria Antonello Testa, Coordinatore di OsserMare, l’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare di Informare.

“I dati posizionano la Liguria ai primi posti dell’Economia Blu nazionale. Il Valore aggiunto diretto ligure pesa 5,7 miliardi di euro ed aggiungendo quello indiretto di 15,7 miliardi di euro arriva a 21,4 miliardi di euro di valore aggiunto che rappresenta il totale della filiera. – Ha spiegato Antonello Testa – Questo per effetto di uno dei moltiplicatori più elevati pari a 2,7 di gran lunga superiore a quello medio nazionale di 1,8. La regione Liguria, con i suoi 140 comuni definiti come zone costiere – in cui risiede il 92,3% della popolazione – che rappresentano il 93,5% del valore aggiunto complessivo, da sempre è un punto di riferimento per l’Economia del Mare italiana. I dati contenuti nel Report dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – OsserMare lo confermano anche quest’anno. La capacità di produrre un importante indotto indica che il Mare è nel DNA di ogni cittadino ligure. La ricchezza prodotta per province liguri vede Genova con 60,8%, La Spezia con il 20%, Savona 12,2% e Imperia 7%. Per Incidenza percentuale del valore aggiunto dell’Economia del Mare sul totale economia della regione la Liguria è al 1° posto con 11,9%. Nella graduatoria provinciale delle top 15 per incidenza percentuale del valore aggiunto dell’Economia del Mare sul totale economia della provincia, La Spezia è al terzo posto, Genova al sesto posto, Savona al decimo posto e Imperia al quattordicesimo posto. Per l’occupazione la Liguria conta 96.824 occupati su un totale nazionale di 1.040.172 occupati, con un‘incidenza percentuale sul totale economia del 14,4%. Le imprese Liguri sono 16.853 su un totale 227.975. Di cui 1.200 giovanili, 3.981 femminili e 1.614 straniere. Si conferma il ruolo strategico della cantieristica nell’export che quota 2.873 milioni di euro”, ha concluso Antonello Testa.

Il primo Fondo italiano per l’Economia del Mare

Giancarlo Vinacci, componente dell’Advisory Board di Assonautica Italiana, ha presentato il primo Fondo italiano esclusivamente dedicato all’Economia del Mare. Un’iniziativa unica in Italia che è nata al Blue Forum di Gaeta. “Oggi prende il via il primo fondo italiano esclusivamente dedicato all’Economia del Mare, il Blue Economy Debt Fund – dichiara Giancarlo Vinacci presidente del Comitato Investimenti – ed è stato possibile realizzarlo solo grazie ai dati puntali ed analitici forniti dal sistema camerale ed elaborati dall’Istituto Tagliacarne. Aggiungo che partire per primi porta qualche disagio perché non ci sono esperienze specifiche pregresse pertanto, su indicazione delle Istituzioni Economiche pubbliche, ci siamo dotati di un Comitato Investimenti d’eccellenza che vede impegnati: il prof. Renato Loiero, Consigliere Economico del Presidente del Consiglio; il Presidente Giovanni Acampora di Assonautica Italiana, l’avv. Luciano Serra presidente di AssoNat, il prof. Sergio Prete ordinario di Diritto Marittimo e presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Mar Ionio e il dott. Francesco Fuselli Managing Director della Banchero e Costa che vanta una delle più importanti esperienze a livello europeo in operazioni di M&A legate alla Blue Economy”.

Tutti i protagonisti

Alla decima Giornata Nazionale del Mare, i cui lavori sono stati condotti da Agata Fortis, hanno portato il loro contributo di idee e progetti: Luciano Serra, Presidente Assonat; Prof. Renato Loiero, Consigliere economico della Presidenza del Consiglio dei Ministri; l’On. Maria Grazia Frijia, Commissione Trasporti Camera dei Deputati; Luigi Attanasio, Presidente Camera di Camera Commercio Genova; Augusto Sartori, Assessore al Turismo Regione Liguria; Mario Mascia, Assessore allo Sviluppo economico Comune di Genova; l’Ammiraglio Ispettore (CP) Pil. Pietro Pellizzari, Comandante Capitaneria Genova; Paolo Fasce, Dirigente scolastico dell’Ist. Nautico “San Giorgio” di Genova e Camogli; Giovanni Lettich, Presidente Collegio Capitani L.C.

 

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