Superbonus 110, dopo il regalo la beffa: sei costretto a pagare una nuova tassa | I lavori non erano gratis #finsubitoagevolazioni

Novità per quanto riguarda il bonus più famoso di sempre, il superbonus 110%, una nuova tassa è in arrivo.

Negli ultimi anni, in particolare durante il Covid, il Governo Italiano si è ritrovato a dover risollevare l’economia di un paese distrutto dalla pandemia e da tutte le conseguenze drammatiche che si sono verificate a causa di questo evento epocale.

Così, lo Stato ha erogato una serie agevolazioni per supportare tutte le famiglie in difficoltà e i vari settori colpiti. Tra i supporti più noti vi è senz’altro il Superbonus 110% che ha dato una spinta all’edilizia italiana. Tale incentivo è legato principalmente per il rifacimento delle facciate ma anche per l’efficientamento energetico degli edifici.

Tra le normative europee tra l’altro, vi è proprio l’obiettivo case green entro il 2050, un traguardo non semplice da raggiungere ma che grazie all’aiuto del Superbonus 110% può essere più vicino che mai.

Tuttavia, novità non positive arrivano per chi ha usufruito del Superbonus 110%: è arrivo una nuova tassa. Scopriamo maggiori dettagli nei prossimi paragrafi.

SuperBonus 110%, la tassa è ufficiale

Vendere una casa è sicuramente un’opportunità di guadagno ma occorre tenere a mente che al momento della stipula, saranno dovute alcune tasse. La compravendita di un immobile infatti, comporta il versamento di imposte, che possono essere fisse o calcolate in base al reddito.

Con l’introduzione della legge di Bilancio per il 2024, la tassazione sulle compravendite immobiliari ha subito delle modifiche importanti. In particolare, i proprietari di case ristrutturate tramite il Superbonus devono considerare alcune novità fiscali. Una casa ristrutturata con i bonus edilizi acquista valore poiché diventa più moderna, sicura ed efficiente e ciò può aumentare il prezzo di vendita rispetto al prezzo di acquisto. Pertanto con l’inserimento di una nuova tassazione si vanno a limitare le vendite speculative di edifici acquistati a basso costo prima dell’applicazione del Superbonus e successivamente riqualificati.

Cosa cambia per chi decide di vendere casa

Come anticipato, un edificio ristrutturato mediante il Superbonus ha un valore maggiore di uno non ristrutturato e con una classe energetica inferiore. Andando nel dettaglio sono previste due situazioni in particolare.

La prima riguarda i lavori di ristrutturazione agevolati che si sono conclusi entro i 5 anni prima. In questo caso non si tiene conto delle spese relative se il proprietario ha optato per la cessione del credito o sconto in fattura. Se invece, gli interventi agevolati si sono conclusi oltre 5 anni prima della vendita, si tiene conto del 50% di tali spese. Il venditore può scegliere se far concorrere la plusvalenza al reddito da tassare con l’Irpef o optare per l’imposta sostitutiva del 26%.