Quali sono le agevolazioni e gli incentivi al vaglio del governo sia per gli statali che per i dipendenti privati per un aumento degli stipendi nel 2025 se si continua a lavorare? Sono in tanti coloro che scelgono di andare in pensione prima con una delle forme di uscita anticipata al momento vigenti, tra quota 103, opzione donna, ape sociale, isopensione, senza aspettare di raggiungere i normali requisiti per la pensione di vecchiaia, che sono di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, o per la pensione anticipata ordinaria.
In quest’ultimo caso bisogna maturare 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e in entrambe i casi indipendentemente dal requisito anagrafico.
Il governo sarebbe, però, al lavoro su ipotesi di aumento degli stipendi per chi resta a lavoro nel 2025 pur avendo maturato i requisiti per andare in pensione. Vediamo più precisamente quali sono le idee attualmente sul tavolo.
- Come possono aumentare gli stipendi degli statali per chi continua a lavorare nel 2025Â
- Quali sono le ipotesi di aumento degli stipendi per i dipendenti privati che continuano a lavorare nel 2025
Come possono aumentare gli stipendi degli statali per chi continua a lavorare nel 2025Â
Per i dipendenti statali, si discute dell’ipotesi di abolire l’obbligo di pensionamento a 67 anni permettendo di rimanere a lavoro anche oltre ma non a tutti. L’idea interesserebbe soprattutto chi ha determinate professionalità , come medici, insegnanti, professori universitari, ecc, e restando a lavoro potrebbe usufruire di nuovi incentivi, ancora de definire, però.
Si tratta di una misura che, come spiegato da alcuni esponenti politici, rappresenterebbe una soluzione per bilanciare il turnover, mantenendo sempre efficiente il comparto statale senza compromettere la qualità del servizio.Â
Secondo il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, questo sistema, oltre a garantire un ricambio generazione del personale, potrebbe anche portare ad una riduzione dei costi, generando risparmi che si potrebbero usare per alcune misure della prossima Manovra Finanziaria.Â
Quali sono le ipotesi di aumento degli stipendi per i dipendenti privati che continuano a lavorare nel 2025
Diverse sono, invece, le ipotesi per gli aumenti degli stipendi dei dipendenti privati che continuano a lavorare nel 2025.
La prima è certamente rappresentata dalla possibile estensione a tutti dell’attuale bonus Maroni e non solo a chi resta a lavoro pur avendo maturato i requisiti per uscire prima con la quota 103.
Oggi, il bonus Maroni rappresenta, infatti, un incentivo per i lavoratori che, pur raggiungendo la quota 103 a 62 anni di età e con 41 anni di contributi, scelgono di restare al lavoro e beneficiano di una riduzione totale dell’aliquota contributiva a loro carico che aumenta l’importo netto dello stipendio.
In alternativa, per i dipendenti privati potrebbe esserci una nuova detassazione o una nuova decontribuzione.
La proposta di Massimo Garavaglia della Lega, presidente della Commissione Finanze del Senato, è quella di permettere a chi lo volesse di restare al lavoro una volta maturato il diritto alla pensione senza più versare contributi.
In questo modo, lo stipendio per il lavoratore sarebbe più alto e il datore di lavoro risparmierebbe. Si tratta di una proposta che, come sottolineato da Garavaglia, potrebbe valere per tutti, sia nel pubblico che nel privato.Â
Â
Leggi anche
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui