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È stato pubblicato sulla “Gazzetta ufficiale” del 5 settembre il decreto del ministero dell’Economia che dà attuazione ad una misura prevista dal “salva-spese” (Dl 212 del 2023). Si tratta della misura che dovrebbe tutelare i cittadini con i redditi più bassi aiutandoli a sostenere le spese dei cantieri del superbonus che avevano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023.

Il contributo è a fondo perduto ed è riservato ai percettori di redditi inferiori a 15mila euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. Il limite di 15mila euro si calcola secondo il meccanismo già previsto dal Fondo indigenti, ossia va calcolato in base al cosiddetto «quoziente familiare», che tiene conto dei redditi complessivi e del numero di componenti del nucleo familiare.

Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili pari a 16 milioni e 441mila euro, dall’Agenzia delle Entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del ministro dell’Economia pubblicato ieri, ma che doveva essere adottato entro il 28 febbraio 2024 (60 giorni dall’entrata in vigore del Dl “salva-spese”). 

Il contributo può essere richiesto per le spese del superbonus al 70% nel caso si sia optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. Possono ottenere il contributo le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione per lavori condominiali e per quelli effettuati negli edifici composti da due a quattro unità immobiliari. Possono beneficiare del contributo anche i lavori agevolati eseguiti dalle onlus, dalle organizzazioni di volontariato e da associazioni di promozione sociale.

Il contributo è determinato in relazione alle spese agevolabili entro un limite massimo di spesa di 96mila euro. Tale limite è riferito all’ammontare complessivo della spesa sostenuta nel periodo compreso tra il 1° gennaio  e il 31 ottobre 2024.

Per le erogazione del contributo è necessario inviare un’apposita istanza all’Agenzia delle  Entrate entro il 31 ottobre 2024, ma prima serve un provvedimento del direttore dell’amministrazione finanziaria, da adottare entro i prossimi 60 giorni, che definisca i contenuti dell’istanza e le modalità di invio. L’importo del contributo richiesto non può essere superiore al 30% delle spese ammesse al superbonus.

Qualora le risorse stanziate non siano sufficienti ad assicurare l’erogazione integrale di tutti i contributi richiesti, si darà la priorità ai  richiedenti che adibiscono ad abitazione principale l’unità immobiliare oggetto dell’intervento.

L’Agenzia delle entrate determina l’ammontare del contributo da erogarsi a ciascun richiedente tenendo conto del rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e l’ammontare dei contributi richiesti. Solo se il rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e l’ammontare dei contributi richiesti è superiore al 100% ciascun potenziale beneficiario otterrà quanto richiesto. Ma più saranno le domande inviate e minore sarà il contributo che ciascun richiedente riceverà. In altre parole, più i contributi richiesti supereranno la disponibilità di risorse da erogare e maggiore sarà la differenza tra l’entità del contributo richiesto e la somma effettivamente erogata a ciascun richiedente.

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