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Arrivano le Indicazioni
geografiche protette (Igp) per i prodotti artigianali e
industriali e scatta il conto alla rovescia per ottenere questo
riconoscimento. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy
ha previsto, inoltre, contributi a favore delle associazioni di
produttori per le spese di consulenza di carattere tecnico,
sostenute per la predisposizione del disciplinare di produzione
dei prodotti industriali e artigianali tipici. Ottima
partecipazione, e grande interesse, delle associazioni di
categoria all’incontro organizzato in sinergia dalla Camera di
commercio dell’Umbria e dalla Casa del Made in Italy di Perugia,
articolazione territoriale del Ministero inaugurata a Perugia lo
scorso giugno, prima dell’Italia centrale a essere stata
attivata dal ministro Adolfo Urso.

   
Il focus dell’incontro è stato appunto “Gli interventi
legislativi e amministrativi per introdurre in Italia le
indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e
industriali”, tenuto dalla Coordinatrice delle Case del Made in
Italy e innovazione delle imprese del MiMiT, oltre che Dirigente
della Casa del Made in Italy di Perugia, Fabiola Gallo.

   
Nel suo intervento introduttivo Amerigo Splendori, Direttore
Generale per i Servizi Territoriali del Ministero – si legge in
una nota della Camera di commercio -, ha evidenziato
l’importanza strategica del riconoscimento dell’Igp per i
prodotti italiani artigianali ed industriali tipici e il forte
impegno del nostro Paese su tale fronte in sede di Ue dopo una
battaglia portata avanti soprattutto da Italia e Francia. Le
Associazioni dei produttori delle varie regioni italiane, ha
rammentato il direttore generale, possano e debbono essere
protagoniste dell’iter di riconoscimento di questa nuova forma
di tutela.

   
Il segretario generale della Camera di commercio
dell’Umbria, Federico Sisti, nel suo saluto si è soffermato
sull’assoluta rilevanza di questa iniziativa, strumento
importante per valorizzare l’identità e la tipicità dei
territori e dei prodotti dell’Umbria. “Si tratta – ha detto – di
una possibilità concreta di potenziamento della capacità
attrattiva dei territori, non solo in senso turistico, e di una
spinta sia per valorizzare filiere di tipicità restate finora in
ombra, sia per far emergere prodotti tipici che potenzialmente
potrebbero essere tali, ma che non sono ancora emersi alla
luce”.

   
Gallo, nella sua relazione centrale, è entrata nel
dettaglio degli interventi legislativi e amministrativi. Le Igp
per i prodotti artigianali e industriali – ha spiegato – sono
state disciplinate dal Regolamento (UE) 2023/2411, entrato in
vigore il 16 novembre 2023, che ha introdotto in tutti gli Stati
membri regole certe e omogenee per proteggere ed elevare la
qualità dei prodotti artigianali e industriali in tutta l’Unione
europea. Il riconoscimento di questa nuova forma di tutela potrà
essere richiesto soltanto da associazioni di produttori per
prodotti artigianali e industriali devono essere originari di un
luogo, di una regione o di un Paese specifico; all’origine
geografica deve essere essenzialmente attribuibile una
determinata qualità, una reputazione o altra caratteristica
peculiare; almeno una delle fasi di produzione deve svolgersi
in una zona geografica delimitata. Le associazioni di categoria
dovranno predisporre apposito disciplinare di produzione da
depositare presso la Camera di commercio territorialmente
competente. Il nuovo titolo di proprietà industriale sarà valido
in tutta l’Unione europea, estenderà ai prodotti artigianali e
industriali la stessa tutela prevista per le indicazioni
geografiche protette nel settore agroalimentare e consentirà di
promuovere a livello internazionale i territori e le produzioni
locali e regionali.

   
Per favorire l’accesso alla nuova tutela europea per le
Indicazioni Geografiche Protette (IGP) il Ministero delle
Imprese e del Made in Italy, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi,
ha pubblicato apposito bando che rende operativa la misura e
completa l’attuazione dell’articolo 46, comma 2, della
cosiddetta Legge quadro del Made in Italy . In tale bando sono
stabiliti i requisiti, le spese ammissibili, l’entità e le
modalità di erogazione del contributo destinato alle
associazioni di produttori per le spese di consulenza tecnica
sostenute per la predisposizione del disciplinare di produzione
dei prodotti industriali e artigianali tipici. Le domande
potranno essere presentate a partire dal 16 settembre 2024 fino
alle ore 13 del 31 ottobre 2024. Tali contributi potranno
coprire fino all’80% delle spese sostenute e correttamente
documentate, per un massimo di 30mila euro per ciascun soggetto
beneficiario, fermo restando il limite massimo dello
stanziamento disponibile fissato in 3 milioni di euro.

   
Quello svoltosi ieri è stato soltanto un primo incontro
tematico organizzato sul territorio dalla nostra Camera di
Commercio in collaborazione con la Casa del Made in Italy di
Perugia che, fin dalla sua inaugurazione, ha inteso avviare un
percorso di concreto supporto e sostegno alle imprese del nostro
territorio in sinergia con tutte le istituzioni ed enti del
territorio.

   

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