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Dall’analisi dei dati relativi al numero di domande presentate su ‘Sfinge Alluvione 2023’, il portale attraverso il quale le imprese e le famiglie, colpite dagli eventi alluvionali di maggio 2023 nel territorio della regione Emilia-Romagna, possono compilare e inoltrare le richieste di rimborso ai sensi delle Ordinanze del Commissario Straordinario per la Ricostruzione n. 11/2023 e 14/2023, è emerso che al 26 agosto le richieste pervenute dalle imprese dell’Unione della Romagna Faentina sono state 110; di queste 24 sono state chiuse positivamente.

Entrando nel dettaglio di quest’ultimo dato, cinque sono relative ad aziende di Brisighella; una di Casola Valsenio; tre di Castel Bolognese; undici di Faenza; due di Riolo Terme e due di Solarolo.

Il contributo concesso, per i soli danni strutturali, è stato di 809.689,49 euro. Sempre relativamente alle aziende dell’Unione, 6 domande sono state ritirate dai richiedenti stessi per diverse motivazioni: errata o carente compilazione e dunque dovranno essere ripresentate.

Per quanto riguarda le famiglie264 le domande presentate attraverso la piattaforma Sfinge, 129 delle quali sono state chiuse positivamente con importi già riconosciuti.

Entrando nel dettaglio dei singoli comuni, otto le domande presentate dalle famiglie di Brisighella che hanno ottenuto contributi; due di Casola Valsenio; undici di Castel Bolognese; novantadue di Faenza; tre di Riolo Terme e tredici di Solarolo.

In totale, alle famiglie che hanno ottenuto i contributi per i danni delle alluvioni di maggio, alla data del 26 agosto, per i soli danni strutturali, il contributo concesso ammonta a 3.350.435,80 euro. Le domande ritirate direttamente dai richiedenti per diversi motivi sono state 25.

Le tempistiche delle istruttorie

Per le domande presentate dalle imprese, il tempo medio di ‘lavorazione di primo livello’, pratica seguita dagli uffici dell’Unione in riferimento al controllo formale, è di 7,33 giorni; il tempo medio di risposta dell’utente all’eventuale richiesta di integrazione è di 11,18 giorni.

Il tempo totale calcolato dalla data di presentazione della domanda alla chiusura positiva dell’istruttoria di secondo livello, che comprende la valutazione di merito e la proposta di decreto del commissario straordinario, è di 150,14 giorni.

Per le domande presentate dalle famiglie, il tempo medio di lavorazione dell’istruttoria di primo livello è di 11.24 giorni; il tempo medio di risposta dell’utente all’eventuale richiesta di integrazione è di 5,97 giorni; il tempo totale calcolato dalla data di presentazione della domanda fino alla chiusura positiva dell’istruttoria di secondo livello, quindi comprensivo della valutazione di merito e della proposta di decreto del commissario, è stato di 81,38 giorni.

Massimo Isola: “Ordinanze troppo rigide. Necessario ripensare le procedure e anche alzare la soglia di 6mila euro per il rimborso dei beni mobili”

L’ennesimo punto sulla situazione sul numero dei rimborsi alle famiglie colpite dalle alluvioni di maggio 2023 – sottolinea il sindaco di Faenza e presidente dell’Unione, Massimo Isola– conferma quello che diciamo da ormai troppo tempo: la rigidità delle due ordinanze legate al mondo dei privati non consente di intercettare le risorse alle quali hanno diritto.

E’ trascorso oltre un anno e auspicavamo che, col passare del tempo, si riuscisse a trovare una soluzione per poter accelerare le procedure per la presentazione delle perizie e con quelle le richieste dei contributi: questo non è avvenuto. Se poi uniamo questa profonda insofferenza con la delusione e la rabbia per la scelta ingiustificata di non superare la soglia di 6mila euro per la perdita dei beni mobili, tutto ciò rischia di generare importanti tensioni.

Cogliamo quest’occasione per chiedere nuovamente alla Struttura Commissariale di fare di tutto per mettere mano alla situazione e di ripensare alle procedure, compresa la possibilità di riconsiderare di alzare la soglia dei 6.000 euro che ci sembra inadeguata e soprattutto chiediamo di affrontare il tema delle ordinanze perché non possiamo rassegnarci a questo scenario”.

 

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