Elezioni Campania, Fdi in sfida per le Regionali e convention con tutti i big: «Cambiamo la Regione» #finsubitoagevolazioni

Fratelli d’Italia mostra i muscoli in vista delle regionali. Lo fa con una conferenza programmatica ad Avellino il 13 e 14 settembre con un titolo che è inequivocabile: «L’Italia è cambiata, cambiamo la Campania». Un modo anche per stoppare le accelerazioni di Forza Italia che, con il coordinatore regionale Fulvio Martusciello, vuole guadagnare il nome del candidato presidente. Nome a cui aspira con forza proprio il partito della Meloni. E così in Irpinia, oltre a tutti i parlamentari campani, metterà in campo anche tre ministri (Matteo Piantedosi, Orazio Schillaci e Gennaro Sangiuliano) nei vari panel di discussione. Oltre ad un viceministro come Edmondo Cirielli che non nasconde di voler scendere in campo come presidente per strappare palazzo Santa Lucia alla sinistra. Si è detto pronto, infatti, a raccogliere la sfida come candidato del centrodestra.

«Sarà una due giorni in cui elaboreremo il progetto di Fratelli d’Italia per liberare la Regione Campania dal malgoverno di De Luca e del Pd. L’intento è quello di portare il buongoverno di Giorgia Meloni anche nella nostra regione», spiega Antonio Iannone, senatore e numero uno regionale del partito. Poi aggiunge: «Sarà l’avvio di un lavoro che faremo sui territori raccogliendo le istanze di tutte e cinque le province campane. Partiamo dalle aree interne per dare ancora una volta un segnale di attenzione a queste aree letteralmente ignorate dal governo regionale ma nei mesi a venire porteremo iniziative in tutti i territori. Ci confronteremo poi anche con associazioni di categoria, ordini professionali ed enti dotati di autonomia funzionale». Per Fratelli d’Italia serve «mettere in campo un progetto politico serio e completo per dare alla Campania un destino nuovo. I cittadini hanno bisogno di questo e non di una semplice disputa giornalistica di carattere nominalistico per la candidatura alla presidenza».

Una stilettata, quella di Iannone, che sembra diretta all’europarlamentare azzurro Fulvio Martusciello deciso a scendere in campo come candidato governatore perché supervotato alle ultime Europee. Tesi ovviamente non condivisa da Fdi che punta ad un suo nome. Un dibattito-scontro, tra Fi e ed Fdi, che ha animato le ultime due settimane di agosto. Ma ieri Forza Italia, prendendo a pretesto la terza candidatura di De Luca, si limita a fare appello al centrodestra affinché non si facciano errori.

«De Luca si ricandiderà alla presidenza della Regione? Se fosse così mi farebbe piacere. Non so quale potrebbe essere la via giuridica perché lo faccia ma in generale in una campagna elettorale è meglio confrontarsi con i governatori uscenti così i dibattiti saranno sulle cose fatte e su quelle non fatte», afferma il coordinatore regionale di Forza Italia Fulvio Martusciello. Poi aggiunge: «Chi vince ha diritto a ripresentarsi: in Campania il centrodestra questo diritto lo ha dato a chi ha perso. È accaduto sia per le comunali a Napoli che per le regionali. Quell’errore lo abbiamo pagato in modo straordinario ma ora è tempo di cambiare e il centrodestra in Campania sarà maggioranza tra 14 mesi».

E proprio l’eventuale ricandidatura per il terzo mandato del governatore De Luca diventa occasione per un attacco da parte di Fdi. «La Schlein a Procida ha partecipato alla sagra dell’ipocrisia dando il suo solito contributo di insipienza, mentre De Luca, dopo aver tenuto il suo incredibile discorso contro le tribù, non ascoltava neanche l’intervento del segretario nazionale preferendole la festa della pizza a Salerno. La Schlein invece la buttava nella solita polemica sull’Autonomia differenziata parlando di scambio di Fratelli d’Italia con la Lega per il premierato», attacca sempre il senatore di Fdi Iannone.

Per l’esponente di Fdi «non esiste nessun baratto o tradimento ma solo il rispetto di ciò che i cittadini hanno votato da Sud a Nord dell’Italia. È invece ridicolo che la Schlein guidi un partito che è autonomista al nord e borbonico al sud e finge di essere entrambe le cose al centro. È ridicolo – attacca – che la Schlein non dica se è con la linea De Luca o con quella Manfredi. Ma – conclude riferendosi al terzo mandato del governatore – tolga questa spina dal cuore a De Luca».