Due furti in villa e uno in tabaccheria a Bellante in 48 ore: è allarme. Due giorni fa nel quartiere di Molino San Nicola, due persone, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni alle forze dell’ordine, verso le 22 si sono introdotte al secondo piano di una villetta a schiera approfittando dell’assenza dei proprietari. Fortunatamente, la famiglia che vive al piano inferiore si è accorta della presenza dei malviventi e, urlando, li ha messi in fuga. A poche centinaia di metri di distanza, un’oretta dopo, i ladri sono entrati, rompendo il vetro di una finestra, in una villa isolata. Hanno portato via monili in oro, collane, braccialetti e una somma di denaro contante ancora da quantificare. Hanno lasciato i vestiti sparsi per la casa e i cassetti della cucina rovesciati. Al loro ritorno, i proprietari si sono trovati davanti un disastro.
Poi l’altra sera, a tarda notte, dei ladri sono entrati nella Tabaccheria Antonini, nel centro del paese, in via Nazionale. Per entrare, hanno scardinato lo sportellino della centralina per la chiusura automatica della serranda e, unendo i fili, l’hanno fatta aprire, disattivando l’allarme. «Lavoro da esperti», dice un investigatore. Una volta all’interno, i ladri hanno preso il fondo cassa (qualche centinaia di euro), Gratta a Vinci da quantificare, stecche di sigarette e accendini di valore. Il titolare si è accorto solo ieri mattina del furto, all’orario di apertura. Anche in questo caso, secondo alcuni testimoni e le immagini di videosorveglianza di una casa privata (la tabaccheria non ne è dotata), sembra che si tratti sempre di due persone, e non si esclude che possano essere gli stessi che hanno preso di mira la zona. I carabinieri hanno acquisito le immagini di videosorveglianza di abitazioni private, poiché in paese non ci sono telecamere pubbliche, per individuare i responsabili. Preoccupato il sindaco di Bellante, Giovanni Melchiorre, che è venuto a conoscenza del raid ieri mattina. «In tempi non sospetti avevo immaginato che una cosa del genere potesse accadere, ma speravo sinceramente che non si verificasse» dice il primo cittadino, spiegando che il suo comune, «con meno di 7 mila abitanti e uno dei tassi di criminalità più bassi d’Italia, non ha diritto al contributo ministeriale per le videocamere di sorveglianza pubbliche. Siamo l’unico Comune senza un sistema di videosorveglianza, che funge da deterrente per i malviventi, e quindi – aggiunge Melchiorre – spero di no, ma c’è il rischio che vengano qui proprio perché il pericolo è minore». E conclude: «Come piccolo municipio, stiamo facendo uno sforzo enorme con le risorse comunali per acquistarle noi, ma la spesa è comunque elevata e non vorremmo perdere il primato di essere uno dei Comuni più sicuri d’Italia».
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