Con l’avvio dei lavori per la Legge di bilancio 2025, il governo Meloni sta valutando attentamente il futuro di vari bonus destinati a famiglie e lavoratori. Molte di queste agevolazioni, previste in scadenza nel 2024, potrebbero non essere rinnovate, con un impatto significativo per chi ne beneficia.
Vediamo quali sono i bonus che rischiano di essere cancellati e quali potrebbero sopravvivere.
Il taglio del cuneo fiscale: confermato ma con limiti
Una delle poche misure che sembra destinata a essere confermata è il taglio del cuneo fiscale. Già annunciata la proroga per questa iniziativa, che continuerà a offrire una riduzione del 7% per i redditi da lavoro sotto i 25.000 euro e del 6% per quelli tra 25.000 e 35.000 euro. Questa proroga rappresenta uno dei pochi punti fermi nella discussione sulla nuova legge di bilancio.
Revisione delle aliquote Irpef: possibili modifiche
Il governo sta considerando di mantenere l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef in un’unica aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro, introdotta come misura di semplificazione fiscale. Sono in discussione anche ulteriori modifiche, come la riduzione della seconda aliquota (attualmente al 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro) o la revisione della terza aliquota per redditi superiori a 50.000 euro. Queste modifiche potrebbero essere parte di un piano più ampio di revisione del sistema fiscale.
Bonus mamma a rischio: nuove prospettive
Il “bonus mamma”, introdotto per sostenere le lavoratrici dipendenti con figli a carico, potrebbe subire modifiche significative. Questo incentivo prevede un esonero del 200% sui contributi previdenziali per le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e almeno tre figli a carico fino a quando il più piccolo non compie 18 anni.
Tuttavia, la variante che prevede il beneficio per le madri con due figli fino al decimo compleanno del più giovane è a forte rischio cancellazione a causa delle limitate risorse economiche disponibili.
Riduzione del canone Rai: futuro incerto
Un altro punto di discussione riguarda la possibile proroga della riduzione del canone Rai, una tassa che è stata abbassata da 90 a 70 euro per il 2024. Sebbene sia una misura popolare tra gli italiani, il suo rinnovo nel 2025 è ancora incerto e dipenderà dalla disponibilità di risorse e dalle priorità della nuova legge di bilancio.
Superbonus lavoro: proroghe e possibili tagli
Il “Superbonus lavoro”, che offre incentivi alle aziende per l’assunzione di dipendenti a tempo indeterminato con deduzioni significative sui costi del lavoro (120% per tutti, 130% per ex percettori del reddito di cittadinanza, giovani e donne), è anch’esso sotto esame. Questa misura rimane in vigore per le assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2025, ma il suo rinnovo dopo questa data non è garantito.
Decontribuzione per il Mezzogiorno: possibile eliminazione
Tra i bonus che rischiano la cancellazione c’è anche la decontribuzione per i datori di lavoro nel Mezzogiorno. Attualmente, questa misura prevede uno sgravio contributivo fino al 30%, ma la sua proroga è in forte dubbio. La cancellazione di questo incentivo potrebbe rappresentare un duro colpo per le aziende del Sud Italia, che beneficiano di questa agevolazione per ridurre i costi del lavoro.
Un bilancio complicato tra tagli e rinnovi
Il governo Meloni è chiamato a bilanciare le esigenze di bilancio con le aspettative dell’elettorato. La discussione sui bonus in scadenza e quelli che potrebbero essere cancellati nel 2025 riflette la complessità di questa operazione. Nei prossimi mesi, sarà cruciale seguire gli sviluppi per capire quali misure saranno effettivamente rinnovate e quali verranno abbandonate, influenzando in modo significativo le famiglie e i lavoratori italiani.
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