Una clamorosa protesta degli esodati dei bonus edilizi che ha origine dal rifiuto da parte di Poste delle richieste di cessione dei crediti fiscali regolarmente caricate sul sito della Società e in corso di valutazione prima del decreto che ne ha disposto il blocco dallo scorso 29 maggio in poi
martedì 27 agosto 2024
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Alessandro Giraudi
fonte Shutterstock
A partire da ieri 26 agosto gli Esodati dei bonus edilizi che sono correntisti di Poste italiane estinguono i loro conti correnti. Lo hanno annunciato gli Esodati del Superbonus.
“La chiusura dei conti correnti sarà accompagnata dall’invio a Poste di una PEC in cui ogni singolo cliente spiegherà le motivazioni alla base della decisione di chiudere il suo c/c. Una clamorosa protesta degli esodati dei bonus edilizi che ha origine dal rifiuto da parte di Poste delle richieste di cessione dei crediti fiscali regolarmente caricate sul sito della Società e in corso di valutazione prima del decreto varato dal governo che ne ha disposto il blocco dallo scorso 29 maggio in poi!”, spiegano gli Esodati.
“Secondo gli esodati di Poste, riuniti in gruppi Whatsapp e Telegram, le pratiche di cessione dei loro crediti fiscali, inserite e in fase di istruttoria prima del 29 maggio, non dovevano essere rifiutate. Tale rifiuto ha comportato ingenti danni economici. Un vero e proprio incubo per chi ha deciso di ristrutturare o efficientare la propria casa, scegliendo non solo la detrazione da Superbonus, ma anche dei bonus minori, quali 50 o 65% o per chi ha problemi di disabilità il bonus barriere architettoniche al 75%. Ci sono famiglie che hanno dilapidato i loro risparmi per poter continuare i lavori, altre che non sono riuscite a finirli per mancanza di fondi. Per alcuni è andata addirittura peggio: si sono indebitati con mutui o prestiti e, non potendo far fronte ai creditori, rischiano di vedersi pignorare la casa. Penalizzati migliaia di italiani, in particolare i cosiddetti “incapienti” cioè i soggetti più fragili che non possono detrarre le spese in dichiarazione dei redditi”, concludono gli Esodati.
Ricordiamo che l’Associazione Esodati del Superbonus aveva espresso disappunto e disapprovazione per l’inadeguatezza del fondo di soli 16,4 milioni di euro recentemente stanziato dal Governo con un decreto ministeriale attuativo firmato dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, e aveva chiesto al Governo un intervento urgente e più sostanziale, volto a risolvere il problema dei crediti incagliati in modo efficace e sostenibile.
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