C’è anche Monghidoro tra i 243 Comuni beneficiari del contributo erogato dal Ministero dell’Interno su decreto del ministro Matteo Piantedosi. Il progetto del Comune si è posizionato al 65esima posto, rientrando così tra i destinatari delle risorse finalizzate al potenziamento della videosorveglianza sul territorio, ottenendo un contributo di 45mila euro, pari al 50 per cento dell’intera spesa del progetto che verrà cofinanziata, per l’altra metà, dal Comune.
L’obiettivo è migliorare la videosorveglianza e il controllo degli accessi al territorio applicando nuove tecnologie alla videosorveglianza già esistente, installando per la prima volta nel paese ben sei varchi di lettura targa e altre dieci telecamere di contesto da aggiungere alle circa venti già presenti e che saranno installate nei punti strategici per la sicurezza del territorio. Anche la centrale di controllo degli uffici della polizia locale verrà condivisa con l’Arma e sarà rinnovata e adeguata alle nuove tecnologie installate.
Nei primi giorni di settembre, l’amministrazione organizzerà un incontro per pianificare le attività, una volta ricevuta la documentazione da parte della Prefettura, dopodiché verranno avviate le fasi di attuazione del progetto, con la previsione di riuscire a completare l’installazione delle apparecchiature entro la fine del 2024.
Così la sindaca Barbara Panzacchi: “Siamo davvero molto soddisfatti dell’esito di questo bando, che ci permetterà di concretizzare un ulteriore investimento per aumentare la sicurezza nel nostro Comune, dopo che solo un mese fa abbiamo acquistato la caserma dei carabinieri con la finalità di garantire un presidio stabile all’Arma. La sicurezza urbana è un aspetto cruciale per il benessere dei cittadini e per la qualità della vita nella nostra comunità – prosegue –. Un aumento della videosorveglianza può contribuire a una riduzione della criminalità e degli atti vandalici e all’incremento della percezione di sicurezza tra i residenti. Le telecamere, infatti, rappresentano uno strumento di deterrenza efficace e possono rivelarsi fondamentali nei momenti di emergenza o di degrado urbano. Ringrazio la Prefettura di Bologna per la collaborazione nella stesura del patto urbano per la sicurezza e i tecnici comunali, nonché gli agenti della polizia locale per la stesura del progetto”.
Zoe Pederzini
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