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MILANO – I mercati chiudono in rialzo dopo aver sentito da Powell che “è giunto il momento di adeguare la politica” monetaria, ovvero tagliare i tassi. “La direzione di marcia è chiara e i tempi e il ritmo dei tagli dei tassi dipenderanno dai dati in arrivo, dall’evoluzione delle prospettive e dall’equilibrio dei rischi”. Sono queste le parole centrali del discorso del presidente della Federal Reserve, su cui si sono puntate le antenne delle sale operative: le ha pronunciate da Jackson Hole, Wyoming, dove si tiene il simposio delle banche centrali.

L’attesa era alta perché i mercati si aspettano per settembre il taglio dei tassi, che sono ora al top da oltre 20 anni: gli operatori prevedono un taglio di un quarto di punto alla riunione del 17-18 settembre, ma vedono quasi un punto percentuale di riduzione entro la fine dell’anno.

Powell ha dato segnali distensivi: la “mia fiducia” sul calo sostenibile dell’inflazione verso l’obiettivo del 2% è aumentata. Ha assicurato: “Faremo tutto il possibile per sostenere un mercato del lavoro forte mentre compiamo ulteriori progressi verso la stabilità dei prezzi” e che “con un appropriato ridimensionamento della politica restrittiva, ci sono buone ragioni per pensare che l’economia tornerà a un’inflazione del 2% mantenendo un mercato del lavoro forte”. Aggiungendo che “l’attuale livello del nostro tasso di policy ci dà ampio spazio per rispondere a qualsiasi rischio, compreso quello di un ulteriore indebolimento indesiderato delle condizioni del mercato del lavoro”.

Chiara la reazione dei mercati, con gli indici azionari che salgono di giri, i rendimenti dei Treasury in calo e il dollaro che si indebolisce.

Anche la Bce è in ballo. I numeri sulla riduzione della corsa dei salari aprono a tagli a settembre e per Martins Kazaks, che sta nel consiglio direttivo, “visti i dati che abbiamo al momento, sarei molto disponibile a discutere di un altro taglio dei tassi a settembre”: parole molto da “colomba” per il lettone.

Chi si sintonizza su altre onde di frequenza è invece il Giappone, dove l’inflazione è salita a luglio al 2,7% su base annua rispetto al 2,6% del mese precedente. Il governatore Kazuo Ueda ha detto in Parlamento, nella prima uscita pubblica dopo il tracollo dei mercati di inizio mese, che la Banca del Giappone è ancora sulla strada dell’aumento dei tassi di interesse, se i dati macro continueranno ad essere in linea con le sue previsioni: “Se saremo in grado di confermare una crescente certezza che l’economia e i prezzi rimarranno in linea con le previsioni, non ci sarà alcun cambiamento nella nostra posizione di continuare ad aggiustare il grado di allentamento”.

Milano festeggia con le altre Borse: +1%

Seduta positiva per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha concluso in crescita dell’1,02%, l’Ftse All share in rialzo dell’1,04%. Sull’azionario milanese rimane in rosso solo brunello cucinelli (-0,99%), mentre svettano l’automotive con stellantis (+1,56%) e iveco (+2,61%), e le utilities, con enel (+1,62%).

I listini Ue chiudono in rialzo

Mercati azionari del Vecchio continente tutti in rialzo: la Borsa migliore è stata quella di Madrid, salita dell’1,1%, seguita da Parigi e Francoforte in crescita dello 0,7%. Più cauta Londra (+0,4%), con Amsterdam sulla parità.

Si indebolisce il dollaro

Il dollaro è scivolato rispetto alle principali valute dopo il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha chiaramente indicato un taglio dei tassi alla riunione di settembre. Il biglietto verde si è indebolito contro la sterlina, che ha guadagnato lo 0,63% a 1,3174 dollari, dopo aver toccato 1,3200, il massimo contro il dollaro da marzo 2022. La valuta americana è scesa anche contro l’euro, in rialzo dello 0,39% a 1,1156 dollari.

I listini europei si rafforzano

Le Borse europee accelerano con Wall Stret dopo l’intervento di Jerome Powell a Jackson Hole. “E’ giunto il momento”, ha detto il numero uno della Fed dando il segnale che i mercati aspettavano e spalancando la porta a un primo taglio dei tassi nella prossima riunione della banca centrale, il 17 e 18 settembre. Londra sale dello 0,43%, Francoforte dello 0,83%, Parigi dello 0,75% e Milano dell’1,10%.

La Borsa di Milano si conferma in forte crescita dopo Powell

La Borsa di Milano è la migliore in Europa per guadagni dopo le parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell a Jackson Hole, che aprono al taglio dei tassi da parte della Fed. Il Ftse Mib guadagna l’1,14% a 33.690,5 punti a ridosso del massimo intraday di 33.698,86 punti, dopo aver toccato un minimo di 33.413,91 punti. In cima ai rialzi di seduta Iveco (+2,87%) seguita da Stellantis (+1,78%), Enel (+1,62%) e Intesa Sanpaolo (+1,46%). Vendite su Brunello Cucinelli (-0,83%).

Scendono i tassi dei Treasury

I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono scesi fino a 5 punti base al 3,807%, poiché gli investitori hanno previsto tagli più ampi dei tassi da parte della Fed quest’anno, dopo le parole di Powell.

Wall Street accelera dopo le parole di Powell

Wall Street accelera dopo che Jerome Powell, nell’attesissimo discorso a Jackson Hole, ha detto chiaramente che la porta a un primo taglio dei tassi durante il prossimo meeting della Fed, in agenda il 17 e 18 settembre. Il Dow sale dell’1,07%, lo S&P 500 dellò1,11% e il Nasdaq dell’1,5%.

Wall Street apre in rialzo

Wall Street apre in rialzo in attesa dell’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al simposio economico di Jackson Hole in Wyoming, che potrebbe fornire indizi sulla rapidità e la profondità con cui la Fed intende tagliare i tassi di interesse. Il Nasdaq guadagna lo 0,85% a 17.768,92 punti, il Dow Jones lo 0,46% a 40.899,2 punti e l’S&P 500 lo 0,59% a 5.603,52 punti.

Alibaba, via libera a quotazione primaria anche a Hong Kong

Il gigante cinese dell’e-commerce Alibaba ha annunciato la conversione della sua quotazione secondaria in primaria a Hong Kong a partire dalla fine di agosto. Una mossa che aprirà le sue porte a molti investitori dalla Cina continentale e gli permetterà di diventare il secondo mercato principale dopo Wall Street. “Siamo lieti di annunciare che la conversione volontaria della nostra quotazione secondaria in una quotazione primaria sulla Borsa di Hong Kong entrerà in vigore il 28 agosto 2024”, ha affermato il gruppo.
La decisione, presa ieri dagli azionisti durante l’assemblea generale annuale, darà la spinta necessaria all’azienda, che negli ultimi anni ha dovuto affrontare molte sfide, come il rallentamento della crescita in Cina e il cambio di leadership lo scorso anno. Alla fine del 2020 Pechino ha fatto naufragare un piano per un’Ipo nel 2020 della divisione di servizi finanziari dell’azienda, Ant Group.

Future in rialzo per Wall Street

I futures Wall Street puntano rialzo in vista del discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che potrebbe fornire indizi sulla rapidità e la profondità con cui la Fed intende tagliare i tassi di interesse.

Le Borse europee accelerano a metà seduta

Le Borse europee accelerano a metà seduta in vista dell’intervento del governatore della Fed, Jerome Powell, al simposio annuale di Jackson Hole, con Milano maglia rosa. Dalle parole del numero uno della banca centrale Usa gli investitori cercheranno indicazioni sull’entità del prossimo taglio (oramai prezzato a settembre) e sui successivi. Positivi anche i future sugli indici di Wall Street dopo la debolezza di ieri per le prese di profitto. Londra avanza dello 0,38%, Francoforte dello 0,62% e Parigi avanza dello 0,61%. Piazza Affari segna +0,98% sostenuta principalmente dal settore energetico, con Eni che guadagna l’1,1%, Enel l’1,36% e Terna l’1,16%. Tonici i titoli dell’automotive Stellantis e Iveco con rialzi rispettivamente a 1,79% e 1,90%. Bene anche i bancari con Intesa Sp +1,42%, Banco Bpm +1,46%, Finecobank +1,32%, Mps +1,20%. Perdite invece per Brunello Cucinelli -0,88% e A2a che lima uno 0,05%.

Salta il dividendo, Zucchi crolla in Borsa

La Vincenzo Zucchi non ha rispettato alcune delle condizioni poste dall’accordo di finanziamento da 18 milioni sottoscritto con illimity Bank nel 2021 e per questo deve annullare la distribuzione del dividendo, una cedola da 0,1184 euro per azione che doveva essere staccata il 26 agosto. Alla Borsa la sorpresa non è piaciuta e il titolo sta crollando del 10% a 1,89 euro. Il dividendo, per complessivi 2.999.281,09 euro, ricorda una nota, sarebbe dovuto essere messo in pagamento a partire dal 28 agosto. Zucchi sottolinea però che “non sono stati violati i covenant finanziari previsti dal Facility Agreement”.

Dazi, ora Pechino mette nel mirino le auto di grossa cilindrata

L’import cinese di auto di grossa cilindrata dall’Unione europea si profila come la prossima rappresaglia di Pechino alla stretta decisa da Bruxelles sulle e-car made in China. Dopo l’indagine antisovvenzioni avviata mercoledì sul comparto lattiero-caseario europeo, il dipartimento finanziario del ministero del Commercio ha discusso oggi l’aumento delle aliquote dei dazi con i rappresentanti dell’industria automobilistica nazionale, ha riferito l’agenzia statale Xinhua.

Milano si rafforza a metà seduta

La Borsa di Milano procede in deciso rialzo verso metà seduta, con il Ftse Mib che guadagna l’1,07% a 33.667,85 punti. Il massimo intraday ha raggiunto i 33.686,44 punti, mentre il minimo i 33.413,91 punti. Tra i principali rialzi del giorno Stellantis (+1,97%), Iveco (+1,77%), Enel (+1,68%), Intesa Sanpaolo (+1,62%), Banco Bpm (+1,46%), Fineco (+1,43%), Terna (+1,42%), Unipol (+1,4%), Bper Banca (+1,32%) e Nexi (+1,24%). In flessione Brunello Cucinelli (-0,72%).

Eni, ok a piani di sviluppo in Indonesia. Descalzi: “Tappa fondamentale”

Eni annuncia che le autorità indonesiane hanno approvato il piano di sviluppo (pod) dei campi di Geng North (North ganal psc) e Gehem (Rapak psc). Lo sviluppo integrato dei due campi creerà un nuovo polo produttivo, denominato Northern hub, nel bacino del Kutei. Le autorità indonesiane hanno approvato anche il pod dei campi di Gendalo&Gandang (ganal psc). Inoltre, Eni ha ottenuto dalle autorità indonesiane un’estensione di 20 anni di alcune licenze. Eni, si legge nella nota, è quindi “in procinto di realizzare una significativa produzione di gas e condensati sia per il mercato domestico che internazionale, avvalendosi di sinergie con le strutture esistenti nell’area”. L’amministratore delegato di eni Claudio Descalzi ha dichiarato: “L’approvazione dei piani di sviluppo segna una tappa fondamentale verso la decisione finale d’investimento per entrambi i progetti gas, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione e di sicurezza energetica”.

L’Europa sale guardando a Powell

Le Borse europee sono in rialzo come i futures Usa mentre il dollaro è tornato a indebolirsi sull’euro, dopo il recupero di ieri, oltre a perdere terreno sullo yen, con la moneta giapponese che si è rafforza per i toni ‘da falco’ del governatore della Bank of Japan. Milano segna la miglior performance (+0,92%), davanti a Francoforte e Parigi (entrambe +0,5%) e a Londra che procede più cauta (+0,22%). L’attenzione degli investitori è tutta rivolta al discorso che il numero uno della Fed, Jerome Powell, terrà alle 16 ora italiana a Jackson Hole anche se è difficile che fornisca indicazioni puntuali sull’entità del prossimo taglio, finora atteso di 25 punti base a settembre e di uguale ammontare nei due appuntamenti successivi prima della fine dell’anno. Oltre a concentrarsi sui progressi compiuti nell’adempimento del suo mandato per tenere a bada l’inflazione gli analisti sperano che non deluda le aspettative e fornisca quanto meno indicazioni sul percorso futuro della politica monetaria negli Usa. A Piazza Affari si mettono in luce Iveco (+1,77%) e Stellantis (+1,7%) mentre le prese di profitto tengono Cucinelli in negativo (-0,99%), l’unico nel paniere principale. A Zurigo, il solo listino ad avere il segno meno (-0,15%) soffre Nestlè (-2,2%): il cambio del ceo ha sollevato dubbi sulla capacità del gruppo del Nescafè di centrare gli obiettivi di profittabilità.

I listini aprono in positivo

Le principali Borse europee aprono l’ultima seduta della settimana in rialzo, in attesa del discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che interverrà al simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole. Nei primi minuti di scambi Piazza Affari avanza dello 0,35% a 33.426 punti, Francoforte avvia le contrattazioni a +0,21%, Parigi segna +0,17% e Londra +0,25%.

Tokyo chiude in rialzo dello 0,4%

L’indice azionario giapponese Nikkei è salito dello 0,4% per chiudere a 38.364,27 punti, grazie, secondo gli analisti, a probabili aggiustamenti di posizione prima del discorso di Powell. Anche le parole del governatore della boj Ueda sulla conferma della linea sui tassi di interesse avrebbe rassicurato gli operatori. Bene anche il più ampio indice Topix che ha guadagnato lo 0,50% a 2.684,72 punti. Tra i titoli in rialzo, Asics ha guadagnato il 3,8%, Taisei il 3,7% e Orix il 3,3%.

Borse miste in Asia

Proseguono miste le borse asiatiche. Verso il finale di seduta il Nikkei a Tokyo rimane positivo a +0,35%. Hong Kong, invece, perde lo 0,34%. Shanghai cede lo 0,06%. Lo Shenzhen invece guadagna lo 0,14%. A Seul il Kospi è quasi piatto, a +0,02%.

 

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