Finalborgo, venerdì 23 agosto è andata in scena la seconda serata della 22ª edizione del Viaggio nel Medioevo organizzata dal Centro Storico del Finale con il contributo del Comune di Finale Ligure e della Regione Liguria Assessorato al tempo libero. Confermati i grandi numeri dell’evento che si erano già visti il giorno precedente. Decine di migliaia i visitatori, moltissimi gli spettacoli durante la serata, delle oltre 40 compagnie di artisti presenti, che si sono alternati nelle zone di spettacolo allestite, ma anche nelle vie e negli angoli più nascosti diventati per l’occasione palcoscenico naturale d’improvvisazione e “gag” coinvolgenti.
Confermato il pienone alla Cena Medievale e il tutto esaurito nella zona spettacolo attrezzata ed allestita in Piazza Santa Caterina; grande successo del Mercato iberico che già dal pomeriggio ha iniziato a riempirsi di visitatori alla ricerca di oggetti esclusivi. Venerdì sera si sono esibiti a Finalborgo nuovi artisti provenienti da varie zone d’Europa, oltre ai gruppi locali dell’Associazione, che quest’anno hanno superato la selezione del Centro Storico del Finale. Il lavoro di direzione artistica del Viaggio nel Medioevo dura un anno esatto: inizia già l’ultima sera della manifestazione corrente per terminare una manciata di giorni prima dell’inizio del nuovo evento.
Oltre vent’anni di lavoro, un borgo storico meraviglioso, una storia da raccontare e il cuore di volontari impegnati da molti anni, sono gli ingredienti base di una manifestazione che contiene un anima. Moltissimi i giovani, centinaia di ragazzi che si sono divertiti per il paese, con la vigilanza discreta, ma attenta di un imponente servizio d’ordine che ha integrato il normale lavoro delle forze dell’ordine e con la garanzia di sicurezza offerta dal centro operativo di controllo e dal punto d’emergenza allestito nel complesso di Santa Caterina.
Ma la vera anima della festa sono state le “Compagnie” di bambini e bambine armati di spada e scudo di legno che, dopo essersi cimentati nel pomeriggio con assalti al castello e “terrificanti” battaglie, giocavano la sera fra loro incrociando le lame (legno) e scambiando anche qualche colpo con dei veri armati, sognando di difendere il paese dal nemico. In realtà ancora non lo sanno, ma il loro gioco, la loro curiosità, la loro fantasia, ci difenderanno davvero: saranno le armi che garantiranno alla nostra storia di avere un futuro e di non cadere nell’oblio.
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