A partire dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di Inclusione (ADI) ha sostituito il Reddito di Cittadinanza come principale misura di contrasto alla povertà in Italia e questo strumento di sostegno economico, che si può cumulare con sette nuovi bonus è destinato a coloro che si trovano in situazioni di fragilità e di esclusione sociale, con l’obiettivo di favorire l’inclusione non solo sociale, ma anche lavorativa.
Chi Può Richiedere l’Assegno di Inclusione e quindi i sette nuovi bonus?
L’Assegno di Inclusione è rivolto a diverse categorie di cittadini, tra cui:
Soggetti non occupati: persone che non hanno un lavoro e necessitano di un supporto economico per reinserirsi nel mercato del lavoro.
Famiglie con minori a carico: nuclei familiari in cui vi sono bambini o ragazzi sotto i 18 anni.
Over 60: persone con più di 60 anni che si trovano in difficoltà economiche.
Persone con disabilità o invalidità: cittadini che presentano condizioni di disabilità o invalidità riconosciuta.
Requisiti per Accedere all’Assegno di Inclusione
Per poter richiedere l’ADI, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali:
Cittadinanza: È richiesto di essere cittadini italiani, appartenenti all’Unione Europea o, se extracomunitari, essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno.
Indicatore ISEE: Il valore dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) deve essere inferiore a € 9.360.
Reddito e Patrimonio: Il reddito familiare deve essere inferiore a € 6.000 annui, e il patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) e mobiliare deve rientrare nei limiti stabiliti dalla normativa.
Assenza di condanne: Non devono esserci condanne penali pendenti o misure cautelari antecedenti alla richiesta.
I sette nuovi Bonus Cumulabili con l’Assegno di Inclusione
Una delle caratteristiche vantaggiose dell’Assegno di Inclusione è la possibilità di cumulare l’ADI con altri bonus e agevolazioni già esistenti, che mirano a sostenere le fasce più deboli della popolazione. Ecco alcuni dei principali bonus cumulabili:
Naspi e Dis-Coll: Indennità di disoccupazione per i lavoratori dipendenti (Naspi) e per i collaboratori (Dis-Coll).
Assegno Unico per i Figli: Sostegno economico per le famiglie con figli a carico.
Assegno Sociale: Destinato a cittadini italiani e stranieri con un reddito annuale inferiore alle soglie stabilite dalla legge.
Social Card: Carta dedicata all’acquisto di beni primari, destinata a chi ha un ISEE fino a € 15.000.
Indennità di Accompagnamento: Per persone con disabilità gravi.
Assegni per Minorazioni Civili: Erogati in caso di invalidità civile.
Contributi Locali o Regionali: Bonus e agevolazioni aggiuntive erogate da enti locali o regionali.
Come Fare Domanda per l’Assegno di Inclusione
Per richiedere l’Assegno di Inclusione ed i sette nuovi bonus, è necessario presentare domanda all’INPS attraverso i canali ufficiali, come il sito web o gli sportelli fisici. È importante procedere con tempestività, specialmente se vi sono scadenze imminenti o in caso di modifiche delle condizioni economiche o lavorative che potrebbero influenzare l’erogazione del beneficio.
Obblighi di Comunicazione
Una volta ottenuto l’ADI, i beneficiari hanno l’obbligo di comunicare tempestivamente all’INPS qualsiasi variazione riguardante i rapporti di lavoro (sia dipendente che autonomo) o altre condizioni rilevanti per il mantenimento del beneficio.
L’Assegno di Inclusione rappresenta una misura fondamentale per il supporto delle fasce più vulnerabili della popolazione italiana. Grazie alla possibilità di cumularlo con altri sette nuovi bonus e agevolazioni, esso fornisce un aiuto concreto per migliorare la qualità della vita di chi si trova in difficoltà. Tuttavia, è essenziale rispettare tutti i requisiti e gli obblighi previsti per evitare complicazioni nella richiesta e nell’erogazione del sostegno economico.
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