Case green: quali sono i costi? #finsubitoagevolazioni

A maggio 2024 è entrata in vigore a livello europeo la Direttiva Case Green, che include una serie di riforme volte a ridurre progressivamente le emissioni di CO2 del parco immobiliare europeo.

Negli ultimi anni è sempre più facile imbattersi nel tema della riqualificazione energetica delle case e degli appartamenti, nell’ottica di rendere ogni abitazione più sostenibile ed efficiente dal punto di vista dei consumi.

Oltre al significativo risparmio in bolletta e alla rivalutazione patrimoniale dell’abitazione, i benefici più evidenti sul breve termine, la questione è sempre più importante soprattutto dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

Vediamo quindi in cosa consiste la riqualificazione energetica degli edifici abitativi e a quanto ammontano le spese dei lavori di ristrutturazione.

Cos’è la riqualificazione energetica?

La riqualificazione edilizia prevista dalla direttiva sopra citata non include indistintamente tutte le attività di ristrutturazione, ma solo gli interventi di efficientamento energetico mirati ad una riduzione dei consumi e, dunque, dell’impatto ambientale delle abitazioni.

Questi lavori possono riguardare sia l’impiantistica che le componenti strutturali dell’edificio, purché mirino ad ottimizzazioni quali il miglioramento termico degli spazi (es: coibentazioni), a ridurre il fabbisogno energetico per riscaldare l’ambiente, all’introduzione di nuovi impianti per la fornitura energetica (es: pannelli solari), alla sostituzione di impianti datati nell’ottica di un maggiore risparmio.

Quanto costerà ristrutturare secondo la direttiva Case Green?

Oltre alle spese da affrontare, è importante mettere sul piatto anche tutta una serie di benefici, che oltre a migliorare il comfort abitativo dei cittadini, riguardano gli sforzi europei per lo sviluppo sostenibile. Una corretta analisi dei costi e benefici della riqualificazione energetica è utile per massimizzare il ritorno sull’investimento, senza che questo comprometta eccessivamente il patrimonio economico e sociale.

Vediamo quindi i principali vantaggi che derivano da un’opportuna pianificazione di interventi per aumentare la prestazione energetica degli edifici esistenti.

Benefici della riqualificazione energetica

Dei benefici di un intervento strutturato di riqualificazione energetica abbiamo già accennato in introduzione a questo articolo. Lo scopo e il beneficio ultimo di questi interventi sono dati dalla riduzione dell’impatto ambientale, necessaria per raggiungere gradualmente gli obiettivi di decarbonizzazione e di emissioni zero previsti in UE entro il 2050.

Minori consumi implicano un calo delle emissioni di CO2, contribuendo significativamente agli impegni contro la crisi climatica.

Considerando che l’obsolescenza degli edifici ha ripercussioni anche più strettamente quotidiane sulla vita di chi li abita, vanno inclusi tra i benefici di questa direttiva anche il significativo risparmio in bolletta che ne deriva e l’aumento del valore di mercato dell’immobile.

Riassumendo, i benefici della riqualificazione energetica sono:

● Riduzione dell’impatto ambientale;
● Diminuzione dei consumi, con conseguente risparmio in bolletta;
● Aumento del valore di mercato dell’immobile.

Ma quali sono i costi da sostenere prima di poter trarre vantaggio dalla ristrutturazione?

Principali voci di spesa per la riqualificazione energetica

Come abbiamo detto, per poter parlare di case green gli interventi di ristrutturazione devono mirare ad un aumento delle prestazioni energetiche della casa. Tra questi sono inclusi ad esempio tutti i lavori per l’isolamento termico (come la coibentazione o la sostituzione degli infissi) e l’installazione di impianti per la fornitura di energia rinnovabile, come i pannelli solari e la sostituzione delle vecchie caldaie.

Una delle principali voci di spesa da considerare nella riqualificazione energetica di un’abitazione è l’isolamento termico. Intervenire su questo aspetto è utile per ridurre significativamente le dispersioni di temperatura, mantenendo l’ambiente caldo durante l’inverno e fresco durante l’estate.

Tra i materiali e le tecniche più comuni per l’isolamento termico troviamo ad esempio il poliuretano espanso, la fibra di legno e la lana di roccia, che offrono resistenza termica e all’umidità, con elevati proprietà isolanti per l’edificio.

In base ai materiali scelti e all’area da isolare possono variare anche i costi di questo intervento, che sono stimati in media intorno ai 50-100€ al metro quadrato.

Anche gli infissi svolgono un ruolo cruciale nella riduzione delle dispersioni termiche. La sostituzione di vecchi infissi con modelli più moderni ed efficienti contribuisce a migliorare l’isolamento termico e acustico. Anche in questo caso il costo varierà a seconda del materiale e della metratura da ricoprire, ma per affrontare la spesa è possibile usufruire del Bonus Infissi 2024, prorogato fino a fine anno.

Per quanto riguarda invece una questione prettamente energetica, possiamo parlare di installazione di impianti solari fotovoltaici e/o termici. I primi convertono l’energia solare in elettricità, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili e abbattendo i costi delle bollette elettriche; mentre i secondi utilizzano l’energia solare per riscaldare l’acqua sanitaria.

L’installazione di pannelli solari ha un costo variabile ed esistono vari incentivi e detrazioni fiscali che possono ridurre notevolmente la spesa iniziale, come le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie.

Con una pianificazione accurata e un’analisi dettagliata delle esigenze specifiche della propria abitazione, è possibile ottimizzare gli interventi di riqualificazione energetica, beneficiando sia dei vantaggi economici che di quelli ambientali.

Incentivi e agevolazioni per sostenere le spese della riqualificazione energetica

Uno dei principali strumenti messi a disposizione dal governo italiano per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici è l’Ecobonus, che consente di ottenere una detrazione fiscale significativa per gli interventi di efficientamento energetico.

In ogni caso, affrontare le spese di riqualificazione energetica può rappresentare un impegno finanziario considerevole. Per sostenere questi costi è possibile richiedere un prestito personale e dilazionare la spesa nel tempo, in rate sostenibili.

Scopri di più sul finanziamento per la casa green di Creditis e ottieni fino a 75mila euro per riqualificare la tua casa!