Tassi di interesse: cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Seppur i tassi sui mutui a tasso fisso rimangano stabili, quelli variabili hanno iniziato a diminuire, con l’Euribor a 3 mesi che è passato dal 3,81% di maggio al 3,72% di giugno 2024. Un andamento che potrebbe continuare nei prossimi mesi, specialmente se la BCE deciderà per un ulteriore taglio a settembre.
Mutui a tasso variabile: segnali di discesa
I tassi di interesse sui mutui a tasso variabile hanno iniziato a scendere già a giugno 2024, con l’Euribor a 3 mesi che è passato dal 3,81% al 3,72%, e l’Euribor a 1 mese che è sceso dal 3,82% al 3,63%. Questo trend lascia prevedere che i mutui a tasso variabile potrebbero continuare a diventare più convenienti nei prossimi mesi, offrendo una buona opportunità per coloro che cercano una soluzione di finanziamento flessibile.
Mutui a tasso fisso: stabilità e convenienza
Nonostante le leggere fluttuazioni, i mutui a tasso fisso rimangono una scelta popolare per i mutuatari, con il tasso fisso che offre ancora condizioni molto competitive. I tassi IRS (riferimento per i mutui a tasso fisso) rimangono stabili, con un range che va dal 2,51% per la scadenza a 30 anni al 2,81% per quella decennale. Questo rende il tasso fisso una scelta particolarmente conveniente per chi desidera bloccare il proprio tasso d’interesse e proteggersi da future fluttuazioni.
Confronto tra mutui a tasso fisso e variabile
Nel mese di giugno, il differenziale tra i mutui a tasso fisso e variabile si è leggermente ridotto, con un TAN medio del 3,26% per i mutui a tasso fisso a 20 anni e del 5,04% per i mutui a tasso variabile. Sebbene il tasso fisso rimanga generalmente più conveniente, la recente discesa dei tassi variabili potrebbe rendere quest’ultima opzione più interessante per alcuni mutuatari, specialmente se la BCE confermerà ulteriori tagli ai tassi entro l’anno.
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