Il governo si prepara ad affrontare una manovra finanziaria del 2024 complessa e impegnativa, ma trova nuovo “slancio” grazie a una previsione di gettito fiscale aggiuntivo di 25 miliardi di euro. L’extra gettito fiscale previsto rappresenta un fondamentale “vento in poppa”, permettendo di consolidare le risorse necessarie per gli interventi programmati e mantenere il deficit sotto controllo.
Il contesto macroeconomico, caratterizzato da un aumento dell’occupazione e da una crescita del PIL in linea con le previsioni, incoraggia il ministero dell’Economia Giancarlo Giorgetti che, nelle ultime settimane, ha intensificato le consultazioni con i vari ministeri.il
Il governo è fiducioso riguardo alle entrate tributarie, confermando il taglio del cuneo fiscale. Le previsioni positive sui dati dell’autoliquidazione delle imposte, che verranno rese note a metà mese, indicano un extra gettito di 25 miliardi di euro. Federico Freni, sottosegretario all’Economia, ha dichiarato che tra qualche settimana avremo un quadro definitivo delle entrate, che permetterà di iniziare a costruire l’impianto della prossima legge di bilancio.
Il taglio del cuneo fiscale
Il taglio del cuneo fiscale, stimato in 11 miliardi di euro, prevede uno sgravio del 6% per i redditi fino a 35 mila euro. Inoltre, 368 milioni di euro saranno destinati al bonus per le mamme lavoratrici con due figli, con uno sconto fino a 3 mila euro l’anno. Le entrate fiscali sono considerate fondamentali per confermare la riduzione dell’Irpef attualmente in vigore.
Privatizzazioni avanti tutta
Il governo punta anche sulle privatizzazioni, con un obiettivo di incasso di 20 miliardi di euro, che rimane cruciale per le strategie di bilancio. Per raggiungere questi obiettivi è essenziale che i dati sul gettito fiscale siano positivi. La correzione da circa 10 miliardi richiesta dal nuovo Patto di stabilità è già inclusa negli obiettivi di deficit del Documento di economia e finanza (Def), ma restano da trovare almeno 20 miliardi per confermare alcuni interventi finanziati solo per quest’anno, come il taglio del cuneo fiscale.
Rottamazione delle cartelle esattoriali
Inoltre, il governo ha confermato l’estensione della rottamazione delle cartelle esattoriali anche per il 2023, con la speranza di incassare ulteriori risorse. La strategia di riduzione delle imposte passa anche dal successo del concordato biennale. La nuova Ragioniera generale dello Stato, Daria Perrotta, avrà il compito di mettere a punto i dettagli della manovra, con la sua nomina prevista nel prossimo Consiglio dei Ministri.
Per incentivare gli autonomi ad aderire al concordato, l’esecutivo ha introdotto una flat tax sul reddito incrementale concordato rispetto a quanto dichiarato l’anno precedente, con un’aliquota del 10% per i contribuenti con un punteggio di affidabilità fiscale da 8 a 10, e del 12% per quelli con punteggi inferiori a 6,1. Nel primo anno, è prevista un’agevolazione del 50% sull’imponibile richiesto dal fisco, che salirà al 100% nel secondo anno.
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