Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


I premi di produzione, o premi di risultato, possono essere usati per i contributi dei fondi pensione. Cosa sapere.

Premio di produzione (codiciateco.it)

Tra le varie voci che compaiono in busta paga, vi sono anche i cosiddetti premi di produzione, noti anche come premi di risultato. Questi rispondono alla necessità di un’azienda di motivare i sui dipendenti mediante una quota di retribuzione aggiuntiva che eroga al raggiungimento di determinati aumenti di produttività (che devono essere misurabili e quantificabili per legge), di qualità, di redditività.

Questi premi hanno anche una particolarità molto importante: godono di un regime fiscale agevolato destinato ai dipendenti del settore privato che nell’anno precedente il versamento non abbiano superato gli 80mila euro di reddito. Quindi sono esclusi dai premi di produzione o di risultato i dipendenti del settore pubblico.

Premi di produzione e contributi per la previdenza complementare

uomo mette denaro barattolo
Accumulo per fondo pensione (codiciateco.it)

Come detto, queste somme aggiuntive hanno un regime fiscale particolare. Per i primi 3mila euro di premio l’IRPEF e le addizionali applicate sono pari al 10%, mentre per il resto del premio le tassazione è quella normale. Quindi questi 3mila euro non sono conteggiati per il reddito del dipendente a fini fiscali.

da notare che l’aliquota per questi premi è stata ulteriormente ridotta per il 2023 al 5%, taglio valido anche per i premi erogati nel 2024 come stabilito nell’ultima Legge di Bilancio. Un aspetto importante da sottolineare è che il premio non è simile a un bonus.  È riconosciuto e possibile solo dopo un accordo tra organizzazione sindacali e datore di lavoro.

Bonus e forme di welfare aziendale non hanno invece bisogno di questo passaggio. Quindi non c’è necessita di un accordo sindacale, anche se occorre rispettare le norme del Testi Unico delle Imposte sui Redditi. Tornando ai premi bisogna ricordare che la loro erogazione può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale direttamente nella busta paga del dipendente.

C’è anche la possibilità di convertire il premio in servizi di welfare o in contributi per la previdenza complementare. Ma proprio in questo caso è necessario sottolineare un aspetto, ribadito dall’Agenzia delle Entrate. Infatti bisogna fare particolare attenzione al regime fiscale che viene applicato. Tra gli incentivi alle forme pensionistiche complementari, c’è la deducibilità dal reddito dichiarato per l’IRPEF dei contributi versati al fondo pensione, fino alla somma di 5.164,57 euro.

Non solo, nella liquidazione della pensione complementare c’è anche la non tassabilità della quota di contributo non dedotta dal reddito durante il periodo di accantonamento. Da questo deriva il parere dell’Agenzia delle Entrate secondo cui i premi di produzione convertiti in contributi per la pensione complementare non sono tassabili, né quando sono aggiunti ai fondi pensione né quando sono erogati come prestazione.

Tuttavia bisogna comunicare al fondo pensione sia l’ammontare dei contributi non dedotti, sia l’ammontare dei contributi che sostituiscono il premio di produzione. Questo proprio perché l’importo dei contributi versati al posto dei premi deve essere noto al fondo per non formare la base imponibile della pensione complementare.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui