Settanta famiglie di Viterbo con disabili gravissimi sono disperate. “Da oltre tre settimane i fondi non vengono erogati”, afferma Rocco Berardo, responsabile delle iniziative sui diritti delle persone con disabilità dell’associazione Luca Coscioni.
L’associazione aveva sollevato la questione già a inizio luglio denunciando la “mancata erogazione del contributo di cura per i disabili gravissimi del distretto sociosanitario di Viterbo. La Regione Lazio, con una delibera a effetto immediato, ha comunicato che i fondi regionali mensili di 700 euro non saranno più disponibili come contributo di cura erogato alla persona con disabilità gravissima, ma solo attraverso l’intervento di cooperative o l’assunzione di personale qualificato”.
Tra le circa settanta famiglie a cui sarebbe stata improvvisamente comunicata una diversa gestione dei fondi, quella di Marco e Carlo, due fratelli entrambi affetti da Sla. “Vorrei chiedere al presidente della Regione Lazio – dice mamma Sabrina – quale sia il guadagno nel togliere il contributo di malattia ai disabili gravissimi e obbligarli a fare un contratto di assunzione verso una cooperativa, che costa ancora di più. Perché? Per quale motivo? Non potete cercare altri punti d’appoggio?”.
Dal canto suo l’assessore regionale all’Inclusione sociale e ai Servizi alla persona, Massimiliano Maselli, fa sapere: “Il Piano nazionale della non autosufficienza prevede che in tutte le regioni si proceda a una progressiva trasformazione dei contributi economici erogati alle persone con disabilità in acquisto di servizi professionali. È previsto che questa trasformazione avvenga in modo graduale, con un incremento dei servizi del 10% ogni anno, e inizialmente solamente per gli anziani over 65 anni con elevato bisogno assistenziale. Questa graduale introduzione dei servizi acquistati da operatori professionali riguarderà inizialmente solamente i nuovi utenti, presi in carico per la prima volta, e non gli utenti in continuità assistenziale”.
Replica Rocco Berardo dell’associazione Luca Coscioni. “Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Maselli, volte a un intervento diretto e chiarificatore da parte dello stesso agli uffici della Asl di Viterbo, sono trascorse oltre tre settimane senza che i fondi siano stati erogati. Tale contributo fino a giugno scorso veniva garantito di norma entro la metà del mese. Questo ritardo sta creando gravi disagi e incertezze per le famiglie coinvolte, mentre dagli uffici preposti all’erogazione del contributo viene detto che la Regione non ha dato altre indicazioni e per questo non si procederà all’erogazione del contributo nelle modalità utilizzate fino ad ora”.
Da qui l’appello. “Ribadiamo con fermezza – prosegue Berardo – la necessità di un intervento urgente e risolutivo da parte della giunta regionale affinché siano chiariti i termini delle riforme e garantita la continuità dei contributi. Non vogliamo ingaggiare polemiche sterili con la giunta regionale, anzi, confidiamo nella loro pronta risoluzione della questione e ci auguriamo di poter presto riconoscere un intervento efficace, dandone i giusti meriti. Ma la situazione attuale non ci consente altro che denunciare non solo la mancata erogazione del contributo ma anche il perdurare di comunicazioni degli uffici che vanno nel senso opposto. Chiediamo, dunque, al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e alla giunta regionale un’azione immediata per tutelare i diritti delle persone con disabilità gravissima”.
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