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Ci sono importanti novità sul fronte del Bonus Casa 2024, con un impatto significativo sulle tasche dei proprietari: vediamole nel dettaglio.  

Il Bonus Casa ha subito diverse modifiche e aggiornamenti negli ultimi mesi. Introdotta per incentivare la riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli edifici, questa misura ha visto una serie di evoluzioni normative che mirano a rendere più accessibile e vantaggiosa la sua applicazione. Una delle notizie più rilevanti riguarda l’estensione del Superbonus al 2024. Questo incentivo, che permette di detrarre il 110% delle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, è stato prorogato con alcune modifiche. Dal 1° gennaio 2024, infatti, la percentuale di detrazione scenderà al 90%, salvo per gli interventi già avviati entro il 2023 che potranno ancora beneficiare della detrazione al 110%. Ma nel “cantiere” del Bonus Casa c’è molto di più.

Il Decreto Rilancio ha introdotto scadenze più flessibili per la presentazione delle pratiche relative al Superbonus. Gli interventi sulle abitazioni unifamiliari potranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2024, mentre per i condomini il termine è stato fissato al 30 giugno 2025. Tuttavia, è fondamentale che almeno il 30% dei lavori sia completato entro una determinata data per usufruire della proroga. Anche il Bonus Facciate ha visto importanti aggiornamenti. Questa misura, che consente di recuperare fino al 90% delle spese per il restauro delle facciate esterne degli edifici, è stata prorogata al 2024, ma con una riduzione della percentuale di detrazione al 60%. Rimane l’obbligo di realizzare almeno il 10% dei lavori entro il 2023 per mantenere la detrazione originaria.

Il “nuovo” Bonus Casa: la guida alla soluzione più conveniente

Il Sismabonus ha confermato le sue aliquote variabili dal 50% all’85% a seconda della tipologia di intervento e del miglioramento ottenuto: le scadenze per usufruirne sono state allineate a quelle del Superbonus, con una proroga fino al 2025. Quanto al classico Bonus Ristrutturazioni, che permette di detrarre il 50% delle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, continua a essere disponibile fino alla fine del 2024, con il limite massimo di spesa detraibile fissato a 96.000 euro per unità immobiliare. E per i contribuenti la via d’accesso al contributo oggi è più semplice: ecco una rapida guida.

Con la cessione del credito e lo sconto in fattura si può monetizzare immediatamente il bonus, riducendo l’esborso iniziale. (Designmag.it)

Per facilitare l’accesso ai vari bonus è stata introdotta una procedura di accesso semplificata: tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, è possibile presentare le domande e seguire l’iter burocratico in modo più rapido ed efficiente. Inoltre, sono state potenziate le piattaforme per la cessione del credito e lo sconto in fattura, strumenti che permettono di monetizzare immediatamente il bonus, riducendo l’esborso iniziale.

Le stringenti norme entrate in vigore lo scorso 30 marzo con il Dl 39/2024, attualmente in attesa di conversione, hanno introdotto importanti limitazioni alla cessione del credito e allo sconto in fattura, complicando la posizione di chi faceva affidamento sulla possibilità di ‘monetizzare’ i bonus edilizi. Tuttavia, è possibile superare questo ostacolo facendo intervenire un terzo soggetto che abbia capienza fiscale, anche per lavori già iniziati, purché i pagamenti non siano ancora stati effettuati. I bonus edilizi spettano, infatti, a chi sostiene le spese.

In alcuni casi, la locazione, il comodato e la convivenza possono rappresentare buone soluzioni, soprattutto se i lavori non sono ancora avviati. Per esempio, convivere con familiari capienti può permettere di beneficiare delle agevolazioni senza variare l’assetto proprietario dell’immobile, a condizione che il convivente sostenga i costi del lavoro e che l’immobile sia a disposizione del nucleo familiare. Le ultime modifiche introdotte cercano di bilanciare la sostenibilità economica del sistema con la necessità di incentivare gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione. Si consiglia in ogni caso di consultare regolarmente il sito dell’Agenzia delle Entrate e rivolgersi a professionisti del settore per rimanere aggiornati sulle novità e massimizzare i benefici derivanti da questi incentivi.

 

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