Arriverà a settembre l’ordinanza per il rimborso dei beni mobili agli alluvionati della Romagna. Sempre, per ora, col limite di 6.000 euro a famiglia imposto dal Governo. Lo annuncia il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione, al termine di un incontro questa mattina, mercoledì, in Regione con la presidente Irene Priolo, i sindaci e i presidenti di Provincia del territorio. E’ quanto riporta l’Agenzia Dire.
Per quanto riguarda la ricostruzione privata, ha spiegato il commissario, c’è stato un incremento delle domande di contributo nell’ultimo periodo, segno che “cittadini e periti stanno prendendo confidenza con le ordinanze”. Finora sono circa 600 le pratiche concluse, snocciola le cifre Figliuolo, il 40% di quelle aperte. Il volume finanziario si aggira intorno ai 17,2 milioni di euro, di cui la metà già erogata. “La speranza è che ci sia un ulteriore incremento”, chiosa il generale.
Ordinanza per i beni mobili fino a 6.000 euro
Figliuolo è procinto di siglare 10 nuove ordinanze, che “saranno pronte a settembre per essere finalizzate”. Tra queste c’è appunto la misura per il rimborso dei beni mobili. L’ordinanza uscirà col limite dei 6.000 euro, conferma il commissario, “perché quello è previsto. In questo momento da parte del Ministero dell’Economia c’è un criterio di prudenza – spiega ancora il generale – legato alla mancata perimetrazione del danno totale. E comunque prima c’era zero e oggi ci sono questi 6.000 euro”.
Gli altri interventi di settembre
Una seconda ordinanza riguarderà il credito d’imposta, per il quale “è già nella disponibilità della struttura commissariale una dotazione di 700 milioni di euro”, afferma Figliuolo. Gli altri provvedimenti saranno poi dedicati alle assunzioni di personale, a ulteriori interventi urgenti, al terzo settore e all’utilizzo delle risorse Pnrr. Alcune sono già sul tavolo di Priolo. “A breve credo che la presidente firmerà l’intesa – dice Figliuolo – perché io possa inviarla in Corte dei Conti e dopo pochi giorni rendere esecutive le ordinanze. Credo sia importante per i soggetti attuatori e gli enti locali sapere su quante risorse possono contare e su quali interventi”.
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Nel complesso, si sottolinea dalla presidenza della Regione, queste dieci ordinanze di fatto esauriscono il budget del commissario per la ricostruzione pubblica. “Ci porteranno a perimetrare la maggior parte dei circa tre miliardi che sono a disposizione – conferma Figliuolo – ritengo che sia molto importante. Quello che si fa, lo si fa di comune accordo con la Regione e abbiamo coinvolto anche sindaci e presidenti di Province, che così prima della pausa estiva sapranno cosa capiterà da qui a settembre”.
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Il candidato alla Regione de Pascale: “Aumentare il massimale”
Presente all’incontro anche il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, candidato alla presidenza dell’Emilia-Romagna per il Pd e il centrosinistra: “Ho chiesto al Commissario di dare un messaggio al Governo rispetto alla compatibilità delle risorse finanziarie a disposizione della struttura con un aumento del massimale degli indennizzi per i beni mobili – ha commentato de Pascale al temine dell’incontro – Ho voluto poi ribadire l’urgenza di una convocazione da parte del Governo per un tavolo di confronto sui piani speciali che riguardano gli interventi di prevenzione”.
“La struttura commissariale finisce il suo mandato a dicembre ed è evidente che, trattandosi di opere pluriennali, prima di tale data dobbiamo avere almeno la certezza di quale sia l’elenco delle opere. Se ciò non dovesse accadere, la preoccupazione è che la parte più importante della fase di ricostruzione, ovvero quella della prevenzione, venga derubricata e finisca nel dimenticatoio. Personalmente mi batterò con tutto me stesso perché questo non accada”, sempre de Pascale.
Il Comune di Forlì: “Risposte concrete e tempestive”
“È stato un incontro molto utile, necessario per avere chiaro il quadro e il timing dei prossimi provvedimenti sul fronte della ricostruzione pubblica, a cominciare dall’imminente adozione delle ordinanze commissariali 13bis e 13ter e dalla messa a terra dei piani speciali volti a ridurre il rischio idrogeologico”: così il vicesindaco di Forlì, Vincenzo Bongiorno, esponente di Fratelli d’Italia, ha definito l’incontro.
“In questo anno – ha dichiarato Bongiorno durante l’incontro in Regione – è stato fatto tantissimo per la ricostruzione dei territori alluvionati. In passato, in situazioni di emergenza simili a quella che ha vissuto la nostra città, i tempi per la ripartenza sono stati molto più lunghi. In alcuni casi, come il sisma, ci sono voluti più di 18 mesi per i primi ristori. La grande professionalità, disponibilità al dialogo e al confronto dimostrate dalla struttura commissariale hanno contribuito a dare risposte concrete e tempestive a cittadini e imprese, in una situazione di straordinaria complessità. Dopo una prima fase di rodaggio, il trend delle domande sulla piattaforma Sfinge è in aumento e questo testimonia la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni e nelle procedure di ristoro”.
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