Pensioni, MAZZATA a pochi giorni dall’erogazione: non sarà mai più come prima #finsubitoagevolazioni

Ad agosto arriva purtroppo la mazzata per quello che riguarda le pensioni, ecco cosa avverrà a breve, non ci sono buone notizie. 

Purtroppo nemmeno questo luglio che si sta avviando verso la fine riserva delle buone notizie per quello che riguarda le pensioni dei nostri cari anziani. Sono anni che si discute sul trattamento pensionistico a cui in Italia si ha diritto una volta smesso di lavorare. Quello che da sempre si crede è che non sia in grado di soddisfare i bisogni dei singoli cittadini. L’idea comune è probabilmente quella che, dopo una vita intera di sacrifici sia possibile godersi la meritata pensione senza troppe difficoltà, ma non è esattamente così.

Ogni anno si crede che le discussioni all’interno del governo possano portare a una modifica sostanziale del rapporto pensionistico, invece gli unici cambiamenti che avvengono sono sempre a discapito dei cittadini e delle loro famiglie.

Attualmente sono molti i nodi che dovrebbero venire al pettine e che quindi dovrebbero spingere il governo ad intervenire a favore dei pensionati. Ma invece le moderne modifiche sembrano non offrire nulla di buono ai pensionati.

Secondo le notizie che ci arrivano dalle sedo dell’Istituto previdenziale, sembra proprio che si restringe la platea dei beneficiari per quello che riguarda la così detta quota 41.

Quota 41 e i requisiti che in pochi hanno

Se da una parte si vorrebbe allargare la quota 41, dall’altra invece, sembra che essa si restringa sempre di più. Ciò starebbe avvenendo semplicemente perchè sembra siano in pochi coloro in possesso dei requisiti da soddisfare per potervi avere accesso. Ci sarebbe una condizione che sono in pochi a soddisfare, ovvero aver versato almeno un contributo entro il 31 dicembre del 1995.

Questo si traduce, verosimilmente a una progressiva sparizione della quota 41 che a questo punto ha bisogno di una modifica per essere ancora applicata.

Una misura che non potrà più essere applicata

Procedendo in questa direzione ben presto la Quota 41, ovvero la possibilità di accedere alla pensione con soli 41 anni di contributi è destinata a scomparire in maniera piuttosto veloce. Secondo gli esperti già a partire dal 2030 potrebbero non esserci più contribuenti che possono beneficiare della misura.

Eppure si tratta di una misura che a tutti gli effetti potrebbe offrire grandissime possibilità. Quello che si spera è che, di ritorno dalle vacanze estive, il governo si metta a lavoro in merito a tutto questo.