La Banca d’Italia ha pubblicato, a luglio, il Bollettino Economico 3 – 2024.
Vediamo di seguito quali sono le principali informazioni.
In Italia la crescita c’è e rimane contenuta
Nel primo trimestre 2024 il PIL è cresciuto in maniera moderata, proseguendo una crescita contenuta anche in primavera.
A sostenere la crescita sono stati i servizi, in particolare del turismo, che beneficia del buon andamento della spesa dei viaggiatori stranieri.
A contrarsi sono stati invece i settori legati a:
Se la domanda e le esportazioni sono positive, sembra in calo gli investimenti.
Alla luce di queste riflessioni, il Bollettino prevede:
PIL 2024 +0,6%
PIL 2025 +0,9%
PIL 2026 +1,1%
Occupazione
L’occupazione in Italia è in aumento, il tasso di disoccupazione è infatti ulteriormente sceso, avvicinandosi a quello medio dell’area.
Il costo del lavoro è in crescita (nel settore privato non agricolo) per effetto dei rinnovi contrattuali nel comparto dei servizi e per i pagamenti previsti dagli accordi già in vigore.
Inflazione
L’inflazione complessiva è rimasta su valori bassi.
È più lenta per i servizi, per effetto di listini che si adeguano con ritardo all’andamento dell’indice generale, e dell’elevata domanda nel turismo).
Secondo il Bollettino l’inflazione al consumo si collocherà su: 1,1% nel 2024, poco più dell’1,5% nel biennio 2025-26.
Prestiti
I prestiti sono frenati dal costo del credito, anche se questa flessione dei prestiti alle imprese sembra attenuarsi.
A determinare questa condizione sono gli alti tassi di interesse, che fanno calare la domanda di finanziamento, debolezza degli investimenti e i criteri di offerta restrittivi, a causa della diffusa percezione del rischio.
Surplus di conto corrente
Nel primo trimestre del 2024 il surplus di conto corrente si è ampliato, risentendo positivamente del miglioramento del saldo dei beni. Gli investitori non residenti hanno effettuato elevati acquisti netti di titoli italiani, soprattutto del settore pubblico.
Uno sguardo globale
Anche nel mondo sono i servizi a trainare l’economia, ma si evidenzia anche un rafforzamento della manifattura.
Secondo le stime più recenti dell’OCSE, nel 2024 l’incremento del PIL globale si collocherà al 3,1%.
Secondo il Bollettino della Banca d’Italia, il commercio mondiale si espanderà del 2,2%.
- Stati Uniti: prosegue la crescita dei consumi
- Cina: si espande l’attività nell’industria e resta debole la domanda interna (alimentando gli squilibri commerciali con i paesi avanzati).
L’eventuale aggravamento dei conflitti in corso rappresenta ancora il principale rischio al ribasso per la crescita globale.
Anche negli USA e nel Regno Unito l’inflazione ha ripreso a diminuire e le politiche monetarie restano restrittive.
Nell’area dell’euro, in base alle proiezioni di giugno degli esperti dell’Eurosistema, quest’anno l’inflazione diminuirà al 2,5%, raggiungendo il 2,2 nel 2025 e l’1,9 nel 2026.
A giugno il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha ridotto di 25 punti base i tassi di riferimento. Ha inoltre ribadito di essere determinato a far sì che l’inflazione torni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine, mantenendo i tassi su un livello sufficientemente restrittivo fino a quando sarà ritenuto necessario.
Disavanzi eccessivi: la Commissione europea raccomanda l’apertura di una procedura
La Commissione europea raccomanderà l’apertura di procedure per i disavanzi eccessivi nei confronti di cinque paesi dell’area dell’euro, tra cui l’Italia.
La Commissione stima infatti che, in Italia, il rapporto tra disavanzo e PIL, sebbene in forte contrazione: dal 7,4% del 2023, resterà al di sopra della soglia del 3% sia nell’anno in corso sia nel prossimo.
In merito al PNRR, alla fine di giugno il Governo ha richiesto il pagamento della sesta rata a seguito del conseguimento dei 37 obiettivi previsti.
All’inizio di luglio la Commissione ha approvato in via preliminare la domanda di pagamento della quinta rata.
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