La Regione Umbria è stata autorizzata all’utilizzo di 210,496 mln di euro, del Fondo europeo per lo sviluppo e la coesione dei quali: 61 milioni per il cofinanziamento dei programmi europei regionali ed il restante per le opere strategiche regionali previste nello stesso accordo. A renderlo noto, esprimendo «grande soddisfazione», la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
Le risorse del Fsc infatti, per oltre 149 milioni di euro sono destinati alla realizzazione di un programma unitario di 23 interventi strategici e rilevanti per lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio regionale che vanno dai trasporti e mobilità, al rilancio e potenziamento dei territori, alla ricerca e promozione dell’innovazione tecnologica, sociale e salute, alla capacità amministrativa (tabella allegata).
All’interno dell’Accordo per la Coesione, 61 milioni di euro sono invece destinati al cofinanziamento dei Programmi comunitari regionali 2021-2027 finalizzati allo sviluppo sostenibile, l’innovazione, la coesione e l’inclusione sociale.
Nello specifico le risorse richieste dalla Regione Umbria sono state per il Polo chimico di Terni 15 milioni destinati al «piano strategico di rilancio», mentre 18 milioni alla «fruizione integrata risorse culturali e naturali e promozione destinazioni turistiche»; quasi 13 milioni invece sono alla complanare di Orvieto, 10 a nuovi treni, 12 alla riqualificazione del Polo scientifico e didattico di Pentima, altrettanti al recupero dell’ex ospedale di San Florido di Città di Castello (al centro di una lunga e complessa vicenda legale). E poi ancora 7,5 milioni per «potenziamento infrastrutture, attrezzaggio e digitalizzazione» dell’aeroporto, 9,5 per la valorizzazione di beni culturali, 5 per la riqualificazione del centro fiere di Bastia Umbra e così via.
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