Come è facile comprendere le cifre dei rimborsi non sono le stesse per tutti. Dipende infatti quali sono le detrazioni che ogni contribuente ha potuto inserire nella dichiarazione dei redditi.
Le spese detraibili nel 2024 sono, a seconda delle percentuali e delle soglie stabilite per legge, le spese mediche; spese per gli interessi passivi dei mutui per l’acquisto dell’abitazione principale, spese per gli interessi passivi dei mutui per immobili diversi dall’abitazione principale, spese per gli interessi passivi dei mutui per la costruzione/ristrutturazione dell’abitazione principale, spese per gli interessi passivi dei mutui per la ristrutturazione degli edifici, spese di intermediazione immobiliare, spese di assicurazione, spese di istruzione (non universitarie e universitarie); spese in favore dei ragazzi con disturbi dell’apprendimento (DSA); spese funebri; spese per attività sportive praticate dai ragazzi; spese veterinarie; spese di affitto; spese per il trasporto pubblico; spese di ristrutturazione (Bonus 50%); spese di risparmio energetico (Ecobonus 65%); spese ai fini del Sismabonus; spese ai fini del Superbonus; spese per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici (Bonus mobili); spese per interventi di sistemazione a verde (Bonus Verde); spese per la rimozione delle barriere architettoniche; spese mediche; le erogazioni liberali (8 per mille) a enti/associazioni benefiche, Onlus, fondazioni culturali, scientifiche…
Affinché queste spese siano rimborsabili, oltre alla documentazione tecnica necessaria (fatture, contratti, scontrini) occorre nella maggior parte dei casi che i pagamenti siano tracciabili, cioè effettuati tramite carta di credito, bancomat, bonifici e atri pagamenti elettronici riconosciuti.
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