LECCE – Ok alla delibera che abbassa leggermente la Tari per il 2024, grazie a un “premio” regionale, ma per il 2025 non ci sono molte speranze di evitare l’aumento. La maggioranza attacca duramente la Regione Puglia nell’odierno Consiglio comunale in cui si sono dovuti riunire i vecchi consiglieri con gli attuali assessori e la nuova sindaca, perché per i nuovi membri dell’Aula non è avvenuta ancora la proclamazione. Una situazione anomala dovuta al fatto che era necessario votare le nuove tariffe TARI entro il 20 luglio 2024, pena il commissariamento. La burocrazia non guarda in faccia al caso concreto. Il Consiglio si è riunito d’urgenza, senza prima attendere la proclamazione dei nuovi eletti. L’anomalia è anche quella che per surrogare i nuovi assessori si fa riferimento alle liste del 2019. Infatti, Giordana Guerrieri ha rinunciato a fare la consigliera per un giorno proprio per evitare di risultare incompatibile con un eventuale incarico in qualche partecipata. Infatti, secondo le attuali leggi devono passare due anni prima che un consigliere possa ricevere un incarico simile.
Il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, accusa l’ex maggioranza di aver buttato fumo negli occhi degli elettori con una delibera che abbassa la tassa solo durante il periodo elettorale per poi rialzarla l’anno dopo. Bisognerà fare i conti con le nuove tariffe AGER per lo smaltimento rifiuti (aumentate) e con un conguaglio già annunciato sulle effettive spese sostenute. “Il contributo di 834mila euro dato a titolo di premio dalla Regione Puglia al Comune di Lecce (per aver raggiunto il 70% di raccolta differenziata), che ha permesso di non aumentare la TARI quest’anno, ha un carattere straordinario, quindi non si ripeterà nell’anno post elezioni”- sottolinea la sindaca. Niente di confortante per l’anno 2025, dove la stangata ai leccesi potrebbe non essere risparmiata. Poli Bortone a letto in aula alcune relazioni che riguardano anche un aumento dei costi già stabilito per il 2023 dall’autorità regionale. “La tariffa subirà una riduzione per il 2024 e ci sono più risorse per la TARI sociale – sbotta il consigliere del Pd, Antonio Rotundo, che accusa il dirigente al ramo di non aver fatto un discorso chiaro e di voler saltare sul carro dei vincitori. “La tassa diminuirà quest’anno, ma aumenterà sempre in virtù della stessa delibera, l’anno prossimo” – sottolinea Angelo Tondo che bacchetta la Regione Puglia, “che scarica su Lecce le sue colpe, non avendo chiuso il ciclo dei rifiuti in 10 anni”. Per il consigliere di Sinistra Italiana, Pierpaolo Patti, oggi parte la campagna elettorale per le regionali e non è vero che nel 2025 aumenterà la tassa: la sfida è mantenerla allo stesso livelli: “Raggiungete gli stessi risultati e il premio che è stato dato quest’anno sarà ridato dalla Regione Puglia: 800mila euro”. Ma quel premio non è ripetibile, da quello che si legge nelle carte, secondo il centrodestra.
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