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Un’aspra polemica si è accesa tra la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) e il Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) riguardo al Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo) destinato agli atenei per il 2024.

L’allarme della Crui

La Crui, tramite una nota ufficiale, ha denunciato una riduzione di oltre 500 milioni di euro nel Ffo previsto dalla bozza del decreto ministeriale. Una decisione definita “incomprensibile” che, a detta della Conferenza, rischia di “arrestare l’evoluzione del sistema universitario nazionale” e mettere “a rischio la sopravvivenza stessa dell’università statale italiana”.

Tra le principali preoccupazioni espresse dalla Crui, la riduzione degli investimenti in ricerca e la mancanza di prospettive per i giovani ricercatori. La Conferenza chiede un confronto urgente con il Mur e il Mef per definire un Ffo triennale legato alle dinamiche stipendiali, come avviene per gli altri settori dello Stato. Inoltre, la Crui sollecita una revisione del decreto, chiedendo un aumento del finanziamento delle componenti non vincolate del Ffo, il ripristino dell’intervento perequativo e di una quota di salvaggia per garantire almeno lo stesso livello di finanziamento del 2023.

La posizione del Mur

Il Ministero dell’Università e della Ricerca, in risposta alle accuse della Crui, ha parlato di “stabilizzazione” del Fondo, sottolineando come non ci saranno tagli, ma un incremento del 2% dal 2024 al 2025 e del 2,35% dal 2024 al 2026. Il Mur ha inoltre evidenziato come il Ffo per il 2024 sia comunque superiore del 21% rispetto al 2019, con un aumento di oltre 1 miliardo e mezzo di euro.

Ancora più netta la posizione del Ministro Anna Maria Bernini, che ha definito “un colpo di calore” le affermazioni della Crui, accusando la Conferenza di “mentire sapendo di mentire”. Il Ministro ha ribadito l’impegno del Governo nel finanziamento delle Università, ricordando i 50 miliardi stanziati negli ultimi 5 anni e i 9,2 miliardi del Ffo 2023, cifra record. Bernini ha inoltre sottolineato come il Ffo non sia l’unica fonte di finanziamento per gli atenei, ricordando i 6 miliardi di euro del Pnrr a disposizione delle Università dal 2022.

Due narrazioni contrapposte

La diatriba tra Crui e Mur evidenzia due diverse interpretazioni della situazione finanziaria delle Università. Da un lato, la preoccupazione della Conferenza dei Rettori per una presunta riduzione dei fondi che potrebbe mettere a rischio il futuro del sistema universitario. Dall’altro, la posizione del Ministero che, pur riconoscendo la necessità di un confronto, rivendica gli sforzi economici fatti a sostegno degli atenei e sottolinea l’importanza di una gestione responsabile delle risorse.

 

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