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Addetti alla rete elettrica, specialisti per la gestione delle centrali rinnovabili e tecnici specializzati nella produzione e assemblaggio di moduli e celle fotovoltaici per la fabbrica 3Sun di Catania. Sono alcune delle figure professionali che Enel sta cercando per rafforzare l’organico e per sostenere il piano triennale di investimenti di circa 12,2 miliardi di euro per l’evoluzione e il rafforzamento della rete italiana (dei 17,2 miliardi complessivi previsti nel nostro Paese).

Secondo i piani di Enel, oltre 2 mila professionalità saranno reclutate nei prossimi tre anni da coinvolgere nell’attuazione dei numerosi progetti con cui il gruppo vuole accelerare la transizione energetica del Paese, anche in vista degli interventi previsti dal Pnrr. Già entro quest’anno saranno 1.200 i professionisti dedicati alla rete che entreranno nel gruppo, dei quali il 30% al Sud e nelle isole. I nuovi ingressi andranno a rafforzare ulteriormente gli organici del gruppo, aggiungendosi alle quasi 4 mila assunzioni effettuate in Italia negli ultimi due anni.

Tra i progetti con cui Enel intende guidare la transizione energetica del Paese c’è sicuramente l’impianto di Trino (Vercelli), il parco fotovoltaico più grande del nord Italia, realizzato da Enel Green Power ed entrato in funzione a fine giugno. Una storia, quella di Trino, che racconta un’evoluzione simbolica della produzione di energia: fino al 1987 il comune ha infatti ospitato una delle quattro centrali nucleari di seconda generazione attive sul territorio nazionale, ed è poi stato sede della prima centrale a ciclo combinato del Paese. Dove ancora oggi sono visibili le torri di raffreddamento del vecchio impianto termoelettrico, chiuso nel 2013, adesso 160 mila pannelli ricevono l’energia del sole per produrre elettricità a zero emissioni.

Il parco solare ha una potenza di circa 87 MW e produrrà circa 130 GWh ogni anno attraverso 160 mila pannelli, pari al fabbisogno energetico di circa 47 mila famiglie, evitando l’emissione in atmosfera di 56 mila tonnellate di anidride carbonica e l’utilizzo di 29 milioni di metri cubi di gas. L’impianto utilizza moduli fotovoltaici bifacciali con tecnologia all’avanguardia che consente di massimizzare la produzione rinnovabile ed è integrato a un sistema di accumulo di batterie agli ioni di litio (Bess) con una potenza di 25 MW e una capacità di accumulo pari a 100 MWh che garantirà l’adeguatezza del sistema elettrico e fornirà servizi ancillari alla rete. Presto presso il sito si aggiungerà un ulteriore impianto di accumulo di maggiori dimensioni.

“L’impianto fotovoltaico di Trino è un modello virtuoso di investimento che genera benefici ambientali, sociali ed economici: qui l’energia verde viene prodotta anche grazie al pieno coinvolgimento del territorio – spiega Eleonora Petrarca, responsabile Business Development Italia Enel Green Power – ’Transizione’ significa letteralmente ‘passaggio’, graduale cambiamento, e Trino ne rappresenta il perfetto paradigma: i pannelli solari e il sistema di accumulo, in un sito che si conferma protagonista della storia energetica dell’Italia, mostrano chiaramente che il processo di decarbonizzazione necessario al sistema-Paese va tanto più spedito quanto più è fondato sulla partecipazione”.

Trino si conferma quindi protagonista della produzione energetica e lo fa in maniera sostenibile e guardando al futuro, in linea con gli obiettivi nazionali, europei e globali di riduzione delle emissioni e di decarbonizzazione. Un risultato raggiunto anche grazie ai cittadini che hanno contribuito al finanziamento dell’opera attraverso la campagna di crowdfunding “Scelta rinnovabile”, lanciata nel 2021 da Enel Green Power. L’ampia partecipazione ha permesso di raggiungere e superare ampiamente l’obiettivo di raccolta fondi, con un’adesione finale pari al 150% del target che era stato inizialmente fissato. Con l’entrata in servizio dell’impianto, i cittadini che hanno aderito all’iniziativa riceveranno una remunerazione sul capitale investito.

Iniziative simili sono state portate avanti da Enel Green Power per i progetti degli impianti fotovoltaici di Poggio Renatico (Ferrara) da 17 MW e da 26 MW, di Casei Gerola (Pavia) da 5 MW, di Augusta (Siracusa) da 1,5 MW e per il progetto del parco agrivoltaico di Cancello ed Arnone (Caserta) da 13,5 MW. In tutti i casi, la campagna di crowdfunding si è conclusa con il pieno raggiungimento del target di raccolta prefissato.

La realizzazione dell’impianto di Trino e di tutti questi progetti rientrano nell’ambito del più ampio percorso di Enel per incrementare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, obiettivo su cui il gruppo prevede di investire a livello mondiale nei prossimi 3 anni oltre 12 miliardi di euro. Un percorso che Enel sta accelerando in modo deciso: nel primo trimestre di quest’anno la produzione globale di energia elettrica “emission free” del gruppo ha raggiunto infatti il livello record dell’82%. Mentre in Italia la produzione rinnovabile, sempre nel primo trimestre, è aumentata del 34,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo il 67,5% del totale produzione Enel.

 

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