Abbandonato da anni, con la pista in condizioni pietose, arriva, dopo tanto tempo dallo stanziamento, il finanziamento di 460.000 euro per il rifacimento della pista dell’impianto di atletica leggera del Petrulli.
Non può mancare il comunicato di autocelebrazione e, ancorché trattasi di impianto sportivo, quindi assessorato allo sport, sfila l’assessore ai lavori pubblici Giuffrida che parla, addirittura “di un grande piano, avviato già nel precedente mandato, di riqualificazione e ammodernamento dei nostri impianti sportivi”.
Giuffrida dice solo che la pista d’atletica della zona Petrulli era fin qui rimasta indietro, non che era stata del tutto tralasciata.
Sarebbero già stati aggiudicati i lavori, ma il fatto che se ne occupi, ormai per prassi consolidata, l’assessorato ai lavori pubblici ci preoccupa. I ritardi, l’assenza di termini di consegna delle opere, sono ormai una costante dell’assessore Giuffrida, al netto delle comprensibili lungaggini burocratiche e degli imprevisti e dei ritardi delle forniture che furono comodo alibi in periodo covid.
Sappiamo solo che, nonostante le assicurazioni, le discese a mare della passeggiata del lungomare Bisani, non sono state aperte nei tempi comunicati all’inaugurazione. Sul lungomare Andrea Doria, dopo interminabili lavori, si continuano a posare, in piena estate, al 10 luglio, ancora arredi e piante.
Non ci sono attenzione per i tempi e per il rispetto dei termini di consegna, c’è troppa elasticità con le ditte, addirittura è di queste ore il rinvio di un importante e sentito torneo amatoriale presso i campetti dei Gesuiti, per il quale, al 10 luglio, si attende ancora la consegna di uno speciale protettivo per il fondo dei campetti.
Arrivare a metà luglio per lavori che avrebbero dovuto essere pronti molto prima dell’estate è solamente paradossale, un direttore dei lavori, un RUP dovrebbero controllare se chi sta realizzando opere ha tutti i materiali a disposizione, non si ordinano all’ultimo momento, ma, evidentemente, nessuno controlla.
Del resto, l’assessore Giuffrida ha questo atteggiamento di chi ha sempre ragione, fa parte del cerchio magico, anzi è ormai centripeto, le opera pubbliche possono attendere, così da essere spalmate lungo tutto il mandato e coglierne i benefici di immagine, oggi il finanziamento, domani il decreto, poi la consegna dei lavori, poi una prima parziale consegna, con tanto di inaugurazione, poi ancora la fine dei lavori, con inaugurazione definitiva, per poi passare allo stillicidio di piccoli interventi di rifinitura. Una commedia.
Il vero interessato della questione, l’assessore allo sport Simone Di Grandi, per la cui concretezza dovrebbe aver affidati ben altri importanti incombenze in giunta, anche per sopperire alle deficienze croniche di qualche parassita da poltrona, condivide la soddisfazione di atleti e amatoriali che frequentano l’impianto.
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