È stata aperta ad inizio mese la gara d’appalto, della durata di 30 giorni, per la scelta del sistema e dei treni che correranno lungo la linea della nuova Metro2 di Torino. Una gara che con ogni probabilità «sarà aggiudicata nel mese di settembre – ha annunciato il commissario straordinario ed ingegnere Bernardino Chiaia ai consiglieri comunali riuniti nella commissione Viabilità e Trasporti.
La futura linea metropolitana, a causa di un rincaro dei prezzi dei materiali lievitato del 36%, ha subito rimodulazione del progetto preliminare. Il nuovo assetto del piano progettuale, voluto del Ministero dei Trasporti e approvato dal Governo lo scorso 28 giugno, vede l’accorpamento lo spostamento della fermata Corelli di cento metri verso est per accorparsi alla stazione Cimarosa, dando vita così alla stazione Corelli/Tabacchi, la sospensione temporanea della realizzazione delle fermate Politecnico e Rebaudengo e la modifica dello “schiocco” che porterà verso San Mauro, prima pensato più in profondità e su due livelli. Modifiche che permettono di risparmiare i 600milioni in più che sarebbero serviti per realizzare l’opera come era stata pensata nel progetto preliminare.
Nel dettaglio si recuperano «400milioni per la sospensione della realizzazione delle fermate del Politecnico e Re Umberto – ha spiegato il commissario – e 200milioni grazie all’accorpamento della fermata Corelli». Così facendo, il costo dell’opera rispetta il miliardo e gli 828 milioni di euro di finanziamento previsti.
Un nuovo piano che non piace alla minoranza di Palazzo Civico. «Accorpare la fermata Cimarosa/Corelli – per il consigliere azzurro Domenico Garcea – è una scelta che va a discapito di Torino Nord». Ma «la rimodulazione – ha detto confidente Chiaia – non altera l’efficacia dell’opera, a livello trasportistico non cambia nulla». I criteri presi in considerazione per ripensare il progetto della Metro2 sono stati ponderati tenendo d’occhio «l’andamento dei mercati», ha spiegato l’assessore all’Urbanista Paolo Mazzoleni. Da qui, la decisione di non rimandare la realizzazione della Metro2 e di ripensare il progetto.
Una rimodulazione che è «la soluzione migliore che si potesse mettere sul tavolo», ha commentato l’assessore. Il cronoprogramma per la realizzazione della linea due della metropolitana rimane invariato: fine dei lavori nel 2032. «Chiederemo velocità e pulizia di cantierizzazione – ha concluso Chiaia – questi i principali parametri della gara», che «vede inserite nelle opzioni le fermate Politecnico e Re Umberto». Un criterio che, trovati i fondi, permetterà di proseguire i lavori per le due fermate, ad oggi sospese, in continuità.
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