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La digitalizzazione degli enti pubblici è un aspetto fondamentale per l’efficienza della macchina amministrativa. In particolar modo nei comuni più piccoli e interni, dove la collocazione montana e la distanza dai maggiori poli di servizi rende più difficili gli spostamenti. Le nuove tecnologie sono infatti uno strumento che può migliorare l’interconnessione tra i territori delle aree interne, oltre ad essere un mezzo importante per rispondere a dei bisogni quotidiani delle comunità attraverso specifiche piattaforme digitali.

Obviously, new communications and information technologies are the indispensable prerequisite to encourage connections within inner areas. Some daily needs may be fulfilled in an innovative way through digital platforms.

In questo senso, il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede una misura che ha lo scopo di migliorare i servizi digitali offerti ai cittadini rivolta ai diversi enti presenti nella pubblica amministrazione. Compresi i comuni che, come enti di prossimità, si occupano delle esigenze più dirette della popolazione.

Abbiamo già approfondito quanto siano rilevanti le competenze del personale che vi lavora quotidianamente. Non solo per garantire il funzionamento ordinario dell’ente, ma anche per poter accedere a fondi nazionali ed europei, come quelli predisposti nel Pnrr. Tali fondi vengono infatti assegnati attraverso bandi che richiedono ai comuni capacità di progettazione, gestione e controllo di processi complessi. La digitalizzazione dell’ente è un altro aspetto importante da considerare in ottica non soltanto di efficienza ma anche di capillarità dei servizi, soprattutto per comuni di piccole dimensioni in cui si registrano forti dinamiche di spopolamento come quelli dell’Abruzzo interno.

Gli investimenti Pnrr per i servizi digitali

Nel Pnrr è prevista una specifica misura, “Servizi digitali e cittadinanza digitale” (M1C1 1.4), che ha come obiettivo lo sviluppo di un’offerta integrata e armonizzata sul settore, puntando a un’adozione diffusa sia a livello nazionale che sui piani locali. Questo miglioramento ha origine da una trasformazione degli elementi strutturali dell’infrastruttura digitale della pubblica amministrazione, come il cloud e l’interoperabilità dei dati, per rendere più efficiente l’amministrazione stessa.

È composta da una serie di sottomisure, ciascuna per per uno specifico portale o servizio:

  • citizen experience (1.4.1) che mira a migliorare l’esperienza dell’utente con interfacce coerenti, fruibili e accessibili;
  • miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali (1.4.2);
  • adozione PagoPa e AppIo (1.4.3);
  • Spid, Cie e Anpr (1.4.4);
  • piattaforma notifiche digitali (1.4.5);
  • mobility as a service for Italy (1.4.6) relativa alla mobilità integrata che permette di gestire l’intero processo di viaggio dalla pianificazione ai pagamenti per più mezzi di trasporto.

A questi fondi possono accedere enti differenti della pubblica amministrazione. I diversi bandi sono stati aperti alle scuole, ai comuni, alle Asl ma anche ad altri enti come provincie e ordini professionali.

Secondo la quarta relazione al parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr, l’importo complessivo della misura ammonta a 2,04 miliardi di euro. Di questi, al 12 giugno 2024 circa 1,4 miliardi risultano assegnati o erogati su tutto il territorio nazionale per un totale di oltre 36mila progetti. 1.407 ricadono sul territorio abruzzese.

45,4 milioni di euro i fondi assegnati ed erogati in Abruzzo per i progetti sulla digitalizzazione dei servizi.

Nella regione, i comuni sono gli enti destinatari di più progetti: si tratta di 1.191 investimenti che muovono 42,7 milioni di euro, il 94% delle risorse assegnate e, in parte, erogate. L’analisi si concentrerà solo su questi progetti legati agli enti comunali. Riguardo alle specifiche sottomisure, quella in cui risultano più progetti finanziati è quella relativa all’adozione di pagoPa e appIo (405) mentre invece quella con più finanziamenti è legata all’esperienza del cittadino nei servizi pubblici (24,9 milioni di euro).

GRAFICO

DA SAPERE

Il dato fa riferimento ai progetti della misura 1.4 “Servizi digitali e cittadinanza digitale” in cui gli enti comunali abruzzesi risultano assegnatari di risorse o per cui sono stati erogati dei finanziamenti.

I comuni polo sono quelli in cui risultano meno progetti e minori risorse stanziate per questa misura. Si tratta di 24 progetti per un valore totale di 2,28 milioni. Si nota però che queste amministrazioni sono 5 in tutta la regione. Le aree con più investimenti e risorse sono invece quelle in cui ricadono i comuni cintura (composte da 95 comuni, l’area con il maggior numero) in cui si registrano 359 progetti con un finanziamento complessivo di 13,81 milioni di euro. A seguire aree intermedie (319 progetti per 11,01 milioni di euro) e periferiche (345, 11,08 milioni di euro). Minori invece gli investimenti nelle aree ultraperiferiche, dove risultano 144 progetti e 4,48 milioni di euro di risorse Pnrr attivate. Complessivamente, nelle aree interne della regione si trovano 808 progetti (il 67,8% di quelli della regione) per un valore di 26,57 milioni di euro (62,3% dei fondi assegnati ed erogati in Abruzzo).

Dal momento che si tratta di aree con differente numero di comuni, è stato calcolato il valore medio dei finanziamenti. I comuni con il valore maggiore sono quelli dell’area polo (455.572,8 euro) a cui seguono le aree cintura (145.384 euro), quelle periferiche (135.722,5 euro), quelle ultraperiferiche (135.722,5 euro) e quelle intermedie (123.728,9 euro). Un valore così alto per le zone polo è determinato da un particolare progetto di titolarità del comune di Pescara, il più alto registrato nella regione, che ha un valore di 516.323 euro.

GRAFICO

DA SAPERE

Il dato fa riferimento ai progetti della misura 1.4 “Servizi digitali e cittadinanza digitale” in cui gli enti comunali abruzzesi risultano assegnatari di risorse o per cui sono stati erogati dei finanziamenti.

In tutti i capoluoghi di provincia abruzzesi risultano attivati 5 progetti relativi ai servizi e alla cittadinanza digitale. A livello di fondi, quello che ne ha ottenuti di più è il comune di Pescara (753.165 euro) a cui seguono L’Aquila (520.471 euro), Chieti (489.638 euro) e Teramo (414.406 euro). Pescara è inoltre il comune in cui risultano più finanziamenti della regione, seguito da Vasto (Chieti, 529.694 euro), L’Aquila e Montesilvano (Pescara, 507.004 euro). Ci sono invece due comuni che registrano un numero di investimenti maggiori rispetto ai capoluoghi: Pineto (Teramo) e Torre de’ Passeri (Chieti), entrambi con 6 progetti.

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Foto: Kirill Shlicenza

 

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