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Aumenti medi di 200 euro al mese in busta paga (in diverse tranche fino al 2027) e più parità salariale tra uomini e donne. Ma anche tutele rafforzate per le lavoratrici vittime di violenza, più formazione e compensi maggiori per i congedi parentali e di maternità o paternità. Come anticipato da Il Messaggero lo scorso 11 giugno, arriva l’accordo per il rinnovo del contratto turismo e alberghi. Coinvolge oltre 400 mila addetti del comparto. A siglarlo i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del comparto Federalberghi e Faita, entrambe associate a Confcommercio. Ora dovrà essere approvato dai lavoratori.

IL PRESSING

L’intesa è stata siglata nella notte tra l’altroieri e ieri, dopo oltre 40 ore di serrata trattativa finale. D’altronde il pressing per trovare un accordo, dopo il via libera al contratto sul Commercio era forte e coinvolgeva il governo, che premeva per rinnovare un intesa oramai scaduta da sei anni. Garantendo così il buon andamento di una stagione turistica fondamentale per l’andamento del Pil quest’anno.

Non rinnovare entro luglio, infatti, avrebbe potuto significare potenzialmente scioperi e disagi per i turisti. Non a caso la ministra del Turismo, Daniela Santanché, anche per allontanare le critiche dopo la doppia imputazione per il caso Visibilia, parla di un’intesa che «scandisce l’inizio della stagione estiva, ricompensando adeguatamente i professionisti del settore, che ogni giorno profondono un grande impegno nel loro lavoro».

«Per tre anni – sottolinea Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – le parti sociali hanno dovuto dare priorità all’emergenza, per tutelare la sopravvivenza delle imprese e dei posti di lavoro. Ora, con un mercato tornato alla normalità, possiamo guardare al futuro, concentrando l’attenzione sulle misure per lo sviluppo».

Tra i punti principali dell’accordo: misure per ridurre l’esternalizzazione dei servizi di pulizia, l’istituzione di nuove figure professionali hi-tech e di un Garante per la parità salariale e il rilancio della contrattazione di secondo livello (con una nuova voce economica di garanzia fino a 186 euro se non c’è accordo integrativo entro il 31 ottobre 2026). E ancora: tre mesi in più di congedo retribuito al 100% per le donne vittime di violenza, aumento di tre euro del contributo per la sanità integrativa e penale più alte alle aziende che non iscrivono gli addetti al fondo per i lavoratori.

Soddisfatte tutte le sigle sindacali. «È un risultato – per il segretario generale Uiltucs, Paolo Andreani – che conferma il percorso di miglioramento delle condizioni di lavoro degli addetti nel settore turistico».

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