“Altro che ‘non disturbare chi vuole
fare’, come per mesi ci ha raccontato Giorgia Meloni… Adesso
lo dice anche Istat, numeri alla mano: la riforma fiscale del
governo Meloni per le imprese è una stangata, perché aumenta le
tasse a loro carico e le rende più fragili, scoraggiando il
ricorso al capitale proprio”. Lo dichiara in una nota Antonio
Misiani, responsabile economico del Pd.
Secondo Misiani, “l’effetto complessivo delle scelte del
governo è un pesante aumento della pressione fiscale sulle
imprese, con una maggiorazione del prelievo Ires di oltre il 10
per cento nel 2024. Considerando che nel 2023 il gettito Ires ha
superato i 52 miliardi di euro, parliamo di parecchi miliardi di
euro in più. Secondo Istat – aggiunge – solo una piccola
minoranza delle aziende, poco più del 5 per cento, beneficerà
della deduzione del costo del lavoro per incremento
occupazionale, peraltro finanziata solo per il 2024: di fatto,
l’ennesima misura-spot, di dubbia utilità e peraltro resa
operativa da pochi giorni, in forte ritardo”.
“Viceversa, oltre un’impresa su quattro sarà danneggiata
dalla abolizione permanente dell’Ace, la deducibilità della
remunerazione figurativa del capitale proprio (nuove azioni e
autofinanziamento). L’eliminazione dell’Ace – nota Misiani -,
che rende il ricorso al capitale proprio più costoso rispetto al
capitale di terzi, va nella direzione esattamente opposta
rispetto a quanto sarebbe necessario, perché orienta le scelte
di finanziamento delle imprese verso l’indebitamento anziché una
maggiore patrimonializzazione. Molte di queste criticità le
avevamo già evidenziate durante la discussione parlamentare
della riforma fiscale. I numeri e le analisi Istat confermano le
nostre preoccupazioni e la distanza siderale tra i proclami
elettorali della destra, la tanto sbandierata vicinanza del
governo nei confronti delle imprese, e la realtà di una riforma
fiscale mal concepita, ideologica, e del tutto controproducente
per un mondo produttivo che avrebbe bisogno invece di un sistema
fiscale funzionale al suo rafforzamento”.
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