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SARONNO – Un cantiere di due anni per realizzare una nuova scuola Rodari non solo funzionale e creata sulle necessità della didattica ma anche green e sostenibile e soprattutto che “cresca” mentre gli studenti continuano a studiare e giocare nel vecchio edificio.

E’ quello che partirà, a metà luglio, in via Valletta per realizzare la nuova scuola elementare del quartiere Prealpi. “E’ un progetto estremamente significativo – ha esordito il sindaco Augusto Airoldi – che ha impegnato l’Amministrazione per arrivare ad un risultato di rilievo. Nel bando di Regione per il finanziamento è stato il quarto della graduatoria su 300 progetti. E c’è molto di più. Nelle ultime fasi ci sono ulteriori migliorie  in senso lato e ambientali. E’ il primo cantiere post adesione al protocollo Saronno per la terra e che dimostra che non è carta straccia come ha detto qualcuno in consiglio comunale ma facciamo una serie di interventi aggiuntivi per ridurre l’impatto sull’ambiente dell’attività dell’Amministrazione e dei cantieri”.

IL PROGETTO E LA SCUOLA

“La scelta – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Pozzoli – fermo restando la volontà di ridurre il minimo i disagi per gli studenti,  è stata quella di realizzare un nuovo edificio mentre quello vecchio continuerà ad ospitare le lezioni fino all’attivazione del nuovo plesso”.

I costi sono 11 milioni e 200 mila euro: “Sono lievitati negli ultimi tempi ma abbiamo ottenuto un finanziamento di 7 milioni da Regione Lombardia, un finanziamento ministeriale per il conto termico 1,75 milioni i restanti 2,3 sono coperti dal comune senza l’accensione di mutui”.

L’esecuzione dei lavori, secondo cronoprogramma, dovrebbe proseguire e finire all’agosto 2026 mentre i collaudi dovrebbe ultimarsi nel novembre 2026.

L’istituto si svilupperà su due piani con un spazio per i docenti (ora mancante), la presidenza, la mensa, aule per l’attività didattica e aule speciali. “Non è la didattica che si adegua allo spazio fisico – rimarca con orgoglio Pozzoli – ma è lo spazio ad essere realizzato per assecondare le esigenze della didattica”. “Inoltre l’edificio si apre al quartiere con spazi come la palestra a disposizione delle associazioni sportive con un accesso indipendente dall’esterno. Anche l’ingresso è un atrio che  può essere usato per esposizioni, meeting a disposizione del quartiere come la biblioteca con una forte integrazione dal quartiere”.

VERDE

“Non si è potuto arrivare ad un progetto che non prevedesse un abbattimento delle piante – ha chiarito l’assessore all’Ambiente Franco Casali – Abbiamo però fatto in modo di realizzare solo quelli  strettamente necessario. Non solo abbiamo previsto una forte compensazione ambientale. Ci sarà l’abbattimento di 37 alberi con la piantumazione complessivamente di 92 piante di cui 42 all’interno del plesso. Le altre saranno posizionate negli altri spazi verdi come area cani e giardino di via Gobetti”. “In ogni caso – conclude Casali – le piante abbattute diventeranno arredi e attrezzature sportive. Non solo saranno utilizzate anche le ramaglie”. Tante le novità sul fronte dei nuovi spazi verdi: “Ci sarà un frutteto didattico usato da scuola e quartiere con piante storiche e piante attuali. Insomma sarà una scuola bella funzionale, energeticamente sostenibile e con un progetto bello e innovativo e di grande compensazione ambientale”.

IMPATTO AMBIENTALE

Grande lavoro anche sull’aspetto energetico che permetterà di passare da un edificio di classe D ad un edificio di classe A4 a consumo quasi zero: “Ci sarà uso di energie rinnovabili, a partire dall’impianto fotovoltaico in copertura e poi saranno ridotte al minimo anche le emissioni malgrado una superficie più grande”.

IL CANTIERE

L’avvio del cantiere sarà realizzato creando una separazione tra la vecchia scuola e la nuova “per ridurre al minimo ai disagi per studenti e docenti ma garantendo una “comunicazione” delle diverse fasi del lavori. Il cantiere, che prevede il montaggio di una gru di 60 metri, resterà nella zona di via Valletta “per cercare di contenere anche le ricadute sul quartiere”. Per garantire ai bimbi della scuola uno spazio verde sarà integrato nella scuola una parte del parco pubblico.

“Credo si capisca bene – ha concluso il sindaco – come il progetto sia stato curato nei minimi particolari dal personale comunale ma anche dalle competenze dei consulenti e delle imprese. Tutti gli aspetti possibili dalla realizzazione dell’edificio e la coesistenza con la scuola in attività e l’aggiunta della sostenibilità ambientale puntano ad elevare la qualità degli spazi formativi del quartiere”. Nelle prime settimane ci saranno i lavori più impattanti e rumorosi per fare in modo che quando i bimbi torneranno a scuola a settembre troveranno la parte del cantiere più impegnativa già fatta.


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