Via libera alla variazione di bilancio all’Assemblea regionale siciliana. Tra i contenuti principali della “manovra”, fanno sapere dai gruppi di maggioranza all’Ars, 50 milioni per coprire gli extracosti di conferimento rifiuti per i comuni della Regione siciliana; 50 milioni per supportare le imprese siciliane; 20 milioni per il ripiano dell’Ast, Azienda siciliana trasporti; 18 milioni di investimento nell’Ast per il triennio 2024/25/26; 15 milioni per affrontare la crisi idrica nell’agricoltura; dieci milioni per i foraggi nell’agricoltura; nove milioni per la manutenzione straordinaria del depuratore Ias; cinque milioni per Sicilia acque; un milione per Ast Aeroservizi. Inoltre sono state stanziate risorse per il precariato regionale (ex Pip).
Ars, i dettagli della manovra della Regione
A commentare l’approvazione della variazione di bilancio il presidente della Regione Renato Schifani. “Con la manovra appena approvata all’Ars rispettiamo gli impegni presi con i siciliani su più fronti”, ha detto il governatore. “Un pacchetto di interventi limitati ma strutturali che vanno dalle misure rivolte alle piccole e medie imprese per ridurre i tassi d’interesse, più alti rispetto a quelli di altre regioni, ai contributi ai Comuni per i maggiori oneri sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero, come da impegno che avevamo assunto con l’Anci. E ancora, dalla ricapitalizzazione di Ast al rafforzamento degli interventi per l’emergenza idrica e agricola. Continuiamo il nostro quotidiano impegno accanto ai siciliani e ai loro problemi, con costanza e determinazione. Un grazie al Parlamento, e primo tra tutti al suo presidente Gaetano Galvagno, alla maggioranza e all’opposizione che hanno dato il loro contributo a risolvere problematiche strategiche della nostra regione“.
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Il commento dell’assessore Falcone
A intervenire sull’approvazione della manovra anche l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone. “Il governo regionale interviene su ambiti nevralgici come agricoltura, siccità, sostegno alle imprese, equilibrio dei Comuni, precariato. Manteniamo l’impegno a garantire la stabilità finanziaria dei Comuni, destinando ben 50 milioni alla compensazione degli extracosti dei rifiuti, un aiuto fondamentale per i sindaci nel contenimento degli aumenti della Tari. Altri 50 milioni vengono devoluti alle imprese, istituendo una misura analoga al ‘Bonus caro mutui’ per le famiglie. Attraverso l’Irfis, infatti, la Regione erogherà un contributo che attenuerà per le aziende siciliane i rialzi dei tassi d’interesse registrati nell’ultimo anno. Tra le altre iniziative del governo regionale da segnalare, vi è certamente il salvataggio dell’Ast. Nonché gli aiuti al comparto agricolo piegato dalla siccità che investe la Sicilia. Infine, un nuovo tassello della lotta al precariato regionale con la norma che condurrà all’obiettivo di assorbire l’intero bacino ex Pip“.
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Plauso dai lombardiani, contrario il Pd
Soddisfazione per la manovra arriva dalla maggioranza all’Ars sostiene il presidente della Schifani. A partire dai deputati regionali del Mpa, Giuseppe Castiglione, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Carta, insieme all’assessore Roberto Di Mauro. “Abbiamo svolto un grande lavoro, affrontando questioni importanti e decisive per la Sicilia. Per i lavoratori, per l’agricoltura, per le imprese, per i trasporti e per la gestione dell’emergenza rifiuti. Tutti temi a cui il Mpa tiene in modo particolare”. Di parere diametralmente opposto le opposizioni, a cominciare dal Partito democratico. “Una manovra insufficiente, che non risponde minimamente alle esigenze della Sicilia”, dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars durante la dichiarazione di voto alla manovra economica correttiva. “una maggioranza impegnata a discutere di rimpasto ed un presidente della Regione che preferisce una conferenza stampa al confronto con il Parlamento: se fosse un esame, questo governo non prenderebbe nemmeno il 18 politico”.
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“Risorse ai Comuni restano inadeguate”
“Il Partito Democratico ha mostrato ancora una volta grande senso di responsabilità”, ha continuato Catanzaro, “cercando con un’opposizione costruttiva di migliorare le norme contenute nel testo. In un momento in cui le emergenze, dalla siccità ai problemi idrici, ai trasporti rischiano di affossare le nostre imprese ci saremmo aspettati di più, a partire dalle risorse ai Comuni che restano inadeguate, ma ancora una volta dobbiamo constatare che per il governo la Sicilia non è una priorità”.
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