È arrivata a conclusione la competizione nazionale “Make It a Case”, un progetto di formazione manageriale rivolto in particolare alle studentesse dei corsi universitari di management delle università italiane. Sono stati premiati i tre migliori lavori presentati a livello nazionale nel corso del secondo semestre dell’edizione 2023-2024. Gli studenti, divisi in squadre (composte da donne per almeno il 50%), hanno selezionato un’impresa italiana (Pmi o start up) ed elaborato un business case in cui hanno illustrato i fattori di successo dell’impresa e proposto idee di innovazione nell’ambito della sostenibilità e della transizione digitale e/o energetica. I tre case studies di impresa premiati nel secondo semestre sono stati selezionati tra 90 presentati da 20 atenei partecipanti. Si sono aggiudicati un premio di 2.000 euro i gruppi di studenti che hanno sviluppato un progetto di business con soluzioni innovative per le imprese Cabigliera & Zidda Formaggi, Fili Pari e Icma.
Make It a Case è un’iniziativa realizzata da Sima in collaborazione con Invitalia nell’ambito del programma “Imprenditoria femminile”, finanziato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy con risorse del Pnrr e gestito da Invitalia, con l’obiettivo di diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne e di sostenere la loro presenza nel mondo del lavoro e dell’impresa, con particolare riguardo agli ambiti scientifici e tecnologici e alla capacità di produrre innovazione, superando gli stereotipi che limitano la presenza femminile in tanti settori. In particolare:
per il caso Cabigliera & Zidda Formaggi è stato premiato il gruppo dell’Università degli studi di Cagliari composto da Silvia Locci, Chiara Morittu, Emanuele Urru, Federico Sorgia (guidati dalla docente Michela Floris);
per il caso Fili Pari il primo premio è andato al gruppo dell’Università degli studi di Milano composto da Elena Bottini, Edoardo Doldi, Jean Pierre Liut Aymar, Mateus Bonfante, Caterina Pantaleo, Gloria Banfi (docente: Clodia Vurro);
infine, per il caso Icma è stato premiato il gruppo dell’Università di Milano Bicocca composto da Elisa Allario, Gaia Pin, Maddalena Campanari, Benedetta Castelletti, Antonella Galiero, Fabiola Lushakaj (docente: Francesca Capo).
Sono stati scelti tra i cinque progetti finalisti e premiati da una giuria di cui hanno fatto parte Giuseppina Pellegrino, funzionario della direzione generale per gli incentivi alle imprese (Dgia) del Mimit; Gianluca Fiorillo, responsabile area Beni strumentali e brevetti di Invitalia; Teresa del Pizzo, responsabile dell’area Misure a contributo di Invitalia. La premiazione del secondo semestre si è tenuta al Dipartimento di Economia e management dell’Università di Parma, nel corso del convegno Sinergie-Sima 2024. Si tratta della seconda premiazione di Make It a Case.
Nel primo semestre sono stati coinvolti 18 atenei con 69 case studies inviati. I tre gruppi prescelti avevano presentato un progetto di business con soluzioni innovative per le imprese Ceramiche Noi, Caffè Lazzarelle e Pasta Cuomo. In particolare:
per il caso Ceramiche Noi primo premio al gruppo di Unipg.it – corso di studi in Economia aziendale composto da Chiara Brozzi, Giulia Gragnoli, Filippo Caidominici (guidati dal docente Antonio Picciotti);
per il caso Caffè Lazzarelle è stato premiato il gruppo di Uniparthenope.it (corso di Marketing e management internazionale) composto da Giuliana Cerenza, Francesca Laezza, Maria Ianniello, Gabriella Ambrosio, Francesco Casillo (docente: Maria Rosaria Napolitano);
per il caso Pasta Cuomo il premio è andato al gruppo di Unina.it composto da Sabrina Conte, Mario Carpentieri, Luigi Carpentieri, Marika Illiano (docente: Nadia Di Paola).
La premiazione, in quella occasione (7 marzo 2024), è avvenuta all’Università Bocconi nell’ambito del Festival del Management e della cultura d’impresa, organizzato da Sima.
Make It a Case non è l’unica iniziativa legata al programma “Imprenditoria femminile”. Tra le più recenti: i premi di laurea, attivati insieme all’Università di Padova in memoria di Giulia Cecchettin, per sostenere le giovani donne nella scelta di corsi di studio nelle materie scientifiche e tecnologiche, per aumentare la loro partecipazione al mondo del lavoro in questi ambiti e ridurre il gap in termini di retribuzione e di carriera; “Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, una manifestazione itinerante, realizzata da Unioncamere, che punta a far conoscere le migliori pratiche di impresa femminile, le dinamiche dell’occupazione femminile e le opportunità per le donne che vogliono fare impresa nei diversi territori. Life è invece un percorso di accelerazione dedicato alle start up innovative che sviluppano o vogliono sviluppare soluzioni ad alto contenuto tecnologico, con una compagine composta almeno per il 50% da donne di qualunque età e nazionalità.
Infine, il Premio speciale all’imprenditoria femminile, nell’ambito dell’edizione del concorso Intellectual Property Award (Ipa 2023), organizzato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con Invitalia e Netval, riservato alle università italiane, agli enti pubblici di ricerca nazionali e agli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico titolari di brevetti, con l’obiettivo di incentivare l’innovazione e valorizzare la creatività delle inventrici/ricercatrici. I migliori gruppi di ricerca, composti da almeno il 50% di donne, riceveranno un riconoscimento pari a 10mila euro nel corso di un evento celebrativo che si svolgerà in occasione dei 140 anni dell’Uibm, nell’ottobre 2024.
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