di Mar. Ros.
Ha gettato la colpa sul centrosinistra che ha scelto la raccolta porta a porta nel 2014 e appaltato il servizio ad Asm, sottolineando come il contratto in essere abbia scadenza non prima del 2029. Quindi ha spiegato che i rifiuti in questo modo gravano pesantemente sulle tasche dei cittadini onesti che pagano pure per gli altri e dovrebbero pian piano saldare il debito sin qui prodotto. Poi, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, ascoltati cittadini accreditati e consiglieri presenti alla seduta aperta, è intervenuto giovedì mattina per annunciare la volontà di rivoluzionare il sistema di conferimento della mondezza, bloccando se possibile gli aumenti previsti in chiave di piano economico finanziario, non ancora passati per i banchi della massima assise (+2,39%).
Taric Terni Gli utenti, di qualunque categoria chiedono se possibile una riduzione della tariffa ma secondo quanto spiegato dal primo cittadino, senza un cambio di rotta gli aumenti del servizio a carico dei cittadini saranno sempre crescenti. Nei prossimi dodici mesi, questa la ricetta Bandecchi, un tavolo tecnico-politico studierà una soluzione diversa, di concerto con Asm, che garantisca gli stipendi ai dipendenti coinvolti nell’attuale servizio, diversificando magari le mansioni e andando a sostituire il ‘porta a porta’ con un sistema tecnologicamente più avanzato che legga il codice fiscale per il conferimento e restituisca l’esatta quantità di rifiuti buttata dall’utente. Ipotesi per la quale Bandecchi sarebbe pronto ad accendere un mutuo. Ma è solo una ipotesi; al vaglio del gruppo di lavoro che sarà presto nominato, anche agevolazioni per le realtà del Terzo settore e magari pure per le fasce della popolazione meno abbienti come suggerito dal Pd in aula.
Rifiuti Un Bandecchi pacato, diversamente dal solito, si è mostrato giovedì per un sindaco che intende risolvere una criticità che a vario titolo investe tutti ed è a questo punto percepita, citando uno degli intervenuti, come una ‘truffa legalizzata’: «Un po’ come quando Cocchi, capo de li scopini – la metafora utilizzata da un cittadino in aula – minacciò da fa’ ‘na multa a Picchiofino che, mentre scopava la piazza, vide na sorca usci’ da la fogna. Nel verbale voleva scrivere Guardava la sorca e non scopava». Da altri la richiesta di un ‘ritorno al passato’ con la coscienza odierna e l’abitudine a differenziare. E la direzione in effetti potrebbe essere quella. Il contratto con Asm però è fino al 2029. Per la rivoluzione del sistema servirà un grande sforzo di tutte le parti in causa.
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