Immerso nel verde, San Chirico Nuovo è il più piccolo centro dell’Alto Bradano. Anche qui si sono svolte le elezioni comunali e tra le due liste in corsa i cittadini hanno preferito quella capeggiata dal Sindaco uscente Rossella Baldassarre, che a Cronache racconta la campagna elettorale e le nuove sfide per un “Nuo-vo San Chirico”.
Rieletta dai concittadini con il 51,9% e 447 voti, quali le sue emozioni e com’è stata questa campagna elettorale?
«La rielezione non è mai scontata, a maggior ragione in una piccola comunità dove finora non si è votata la migliore proposta politica, ma il candidato con la famiglia più numerosa. Ma questa volta è stata una scelta di popolo, una scelta di libertà. I cittadini hanno apprezzato il lavoro svolto da tutta la mia squadra in que- sti 5 anni difficili e ci hanno premiato. L’unica nostra certezza è aver lavorato per svegliare la nostra comunità. La campagna elettorale è stata complicata e difficile e si porta dietro rancori, bugie, offese che dovrebbero essere dimenticate, non muri ma ponti, non veti, ma dialogo per il bene comune. Adesso è importante ripartire, completare i tanti lavori iniziati, ma soprattutto è importante dare nuova speranza a chi decide di continuare a vivere qui».
Su cosa continuerà a lavorare tra gli impegni presi nel precedente mandato?
«La parola data non deve venir mai meno, voglio portare a termine tutti gli impegni presi nel prece- dente mandato perché il completamento degli stessi è conditio sine qua non per quelli dell’attuale mandato. Quindi la sistemazione delle tre strade di campagna quasi completate, e anche di altre. Stiamo completando un ulteriore intervento sulle fontane storiche della Pila, un percorso archeologico e religioso, vista la presenza di ritrovamenti archeologici nei terreni limitrofi. Il primo finanzia- mento ottenuto nel 2019 è stato utilizzato per inizia- re a sistemare il luogo sacro dei nostri defunti, nel frattempo abbiamo ottenuto altri due finanziamenti».
E tra i punti del nuovo programma elettorale, a cosa si punta?
«Quando sono stata eletta nel 2019, senza Ufficio tecnico, senza Segretaria, alla prima esperienza in assoluto, abbiamo dovuto affrontare dopo soli 6 mesi, una pandemia, i primi 2 anni del mandato ci siamo dovuti occupare della salute dei cittadini e molto meno dei lavori pubblici. Con il secondo mandato, vorremmo creare nuovi posti di lavoro sfruttando le nostre bellezze e ricchezze, i boschi, le comunità energetiche, le cooperative per aiutare gli anziani, i beni archeologici, anche creando degli attrattori e soprattutto facendo rete con i comuni limitrofi».
San Chirico acquisisce sempre più visibilità ma dietro c’è grande impegno e lavoro…
«È proprio così, l’Amministrazione della nostra comunità ci ha impegnati completamente, dobbiamo ringraziare la Pro Loco, la Fidas, la CRI, l’associazione Telai e Phitoi, tanti cittadini di buona volontà che in questo percorso ci hanno aiutato, ma c’è ancora tanto da fare: sistemate le opere pubbliche, dobbiamo puntare a rendere S.Chirico anche punto di riferimento per i comuni vicini. La vicinanza con il capoluogo di Regione, ma anche con la vicina Puglia, dovrebbero darci una marcia in più, ed è anche su questo che vogliamo puntare. Necessita uscire dall’isolamento e avere una visione a lungo periodo per la nostra comunità».
Come è stata formata la sua lista “Nuovo San Chirico”?
«È formata da 7componenti della lista di 5 anni fa con 4 new entry utilizzando un giusto compro- messo tra chi già conosceva la macchina amministrativa e giovani e don- ne pronti a mettersi a disposizione e a dare il proprio contributo per la nostra comunità»
Cosa direbbe ai suoi concittadini, ora che le elezioni si sono concluse?
«Vorrei soprattutto ringraziarli per il consenso ottenuto, per aver riposto fiducia nuovamente in me e nella mia squadra. Ma è già tempo di rimboccarsi le maniche, di lavorare per il bene di tutti, siamo aperti a consigli, idee progettuali con basi solide e lungimiranti. Basta con le lotte fratricide, le elezioni finiscono con la proclamazione degli eletti, non giova alla nostra comunità esacerbare gli animi. Uniti si vince sempre e se riusciremo ad esserlo, vincerà tutta la comunità»
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