Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Gli italiani sono preoccupati per la loro pensione e rischiano di perdere denaro affidandosi a fondi pensione inefficienti. E’ quanto emerge da uno studio dei professori Michele Raitano e Marco Di Pietro dell’Università La Sapienza, sponsorizzata da Trade Republic, che mostra che il 97% degli italiani pensa che sia necessario integrare la propria pensione pubblica per vivere dignitosamente dopo la pensione. Ma non sempre sanno come fare.

Non solo. Il 74% degli italiani prova emozioni negative quando pensa alle proprie prospettive di pensionamento; molti temono che l’età pensionabile prevista continui ad aumentare ben oltre i 70 anni e il 52% degli italiani non ha un fondo pensione complementare, in particolare i disoccupati e chi percepisce redditi più bassi, evidenziando l’iniquità del sistema attuale.

Lo studio della Sapienza

Lo studio mostra che i piani di risparmio in Etf azionari globali hanno reso in media rendimenti superiori di 1,8 punti percentuali all’anno rispetto alla media dei fondi pensione privati negli ultimi 20 anni, al netto di costi di gestione e deduzioni fiscali. In aggiunta, le fasce più fragili della popolazione, ossia disoccupati e le fasce di reddito più basse, sono quelle che hanno maggiori probabilità di non avere alcuna forma di previdenza integrativa: il sistema pensionistico pubblico non è equo e manca di strumenti semplici e accessibili di investimento privato. Da questo punto di vista lo studio si avvale di un sondaggio condotto da BVA Doxa su un campione di 2000 italiani.

«L’aumento dell’età pensionabile ha spiazzato la previdenza privata», commenta il Prof. Michele Raitano, co-autore della ricerca – ; «alle età pensionabili attuali chi avrà carriere stabili riceverà una pensione pubblica adeguata. Per loro la motivazione a investire nella previdenza integrativa dipende dal contributo datoriale e, soprattutto, dai consistenti vantaggi fiscali, generalmente regressivi. Chi avrebbe invece bisogno dell’integrazione – precari e working poor – non ha risorse adeguate e, dunque, non partecipa alla previdenza integrativa e non beneficia degli sgravi fiscali».

Come integrare il reddito da pensione

Secondo lo studio un risvolto positivo è che il 18% ritiene sia meglio integrare la propria pensione pubblica investendo privatamente in strumenti finanziari. E soprattutto, le giovani generazioni mostrano una maggiore propensione all’investimento autonomo e in particolare all’investimento in Etf: gli intervistati di età inferiore ai 34 anni hanno infatti la più alta probabilità di combinare un fondo pensione privato con l’investimento in Etf (44%) e la più alta probabilità di scegliere un Etf invece di un fondo pensione (18%). Le generazioni più giovani hanno compreso l’importanza di iniziare a investire presto per la pensione a costi di gestione bassi e in modo diversificato.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui