Regione Liguria a luglio attiverà due misure, da 15 milioni di euro ciascuna, per accompagnare lo sviluppo produttivo delle imprese localizzate nelle aree di crisi industriale complessa e non complessa. Rientrano nelle aree di crisi industriale non complessa una serie di comuni tra cui, per quanto riguarda la nostra provincia, La Spezia, Arcola, Bolano, Santo Stefano Magra e Follo; mentre i comuni dell’area di crisi industriale complessa sono nel Savonese. Le misure, a valere sulle risorse della programmazione FESR 2021-2027, sono state illustrate oggi dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana in un punto stampa tenutosi presso la Sala Trasparenza di Regione Liguria.
“Per rafforzare l’occupazione e l’economia dei nostri territori, Regione Liguria, in linea con l’intesa sottoscritta con le sigle sindacali nell’autunno scorso e a seguito del confronto con le associazioni datoriali, attiverà nella seconda metà di luglio importanti opportunità a sostegno delle aree di crisi industriali liguri – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana – Con queste due misure molto attese dalle imprese liguri, che cubano complessivamente 30 milioni di euro, manteniamo il criterio di proporzionalità tra investimenti da realizzare, quantità e qualità dell’occupazione prevista. Questo per aiutare territori che negli anni hanno subito una pesante de-industrializzazione a investire in un’occupazione più stabile e in un ambiente di lavoro sempre più sicuro e produttivo”.
L’agevolazione prevista dai due strumenti, che avranno una disponibilità economica pari ai 15 milioni di euro ciascuno, riguarda le attività economiche rientranti nei comuni coinvolti e combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento effettuato dall’impresa a un contributo a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili. Per richiedere l’agevolazione regionale l’investimento dev’essere superiore ai 200 mila euro. Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal 1° luglio 2023, per: l’acquisto di suolo aziendale (max 10% delle spese), fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% (incluse le spese di progettazione e collaudo), acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze (es. licenze d’uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti ecc.), know-how (max 20% investimento), prestazioni consulenziali (max 10% investimento), studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale ed ambientale, interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali (es. soluzioni di digital/web marketing, siti internet, “e-business” e “e-commerce”, punto vendita digitale). Le imprese interessate potranno presentare domanda, accedendo al Sistema “Bandi On Line” di Filse, dal 23 al 31 luglio.
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