Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Avrei da porre un quesito in merito alla possibilità di
utilizzare/cedere o meno crediti derivanti da Superbonus 110% dopo
la conversione del Decreto Legge n. 39/2024. Mi ritrovo nella
situazione che per interventi svolti nel 2022 e asseverati nel 2023
è stata regolarmente ceduta a terzi la prima rata di 4, ossia
quella relativa all’annualità 2023 che l’acquirente sta scontando
in 4 anni (2023-2024-2025-2026). Le tre rate successive
(2024-2025-2026) avrei trovato a chi cederle, purtroppo, però,
successivamente alla pubblicazione del decreto di cui
sopra.

Volevo, quindi, chiedere un Vostro parere in merito ed
eventualmente quali alternative mi restano per non perdere i
crediti visto che, eventualmente portando in dichiarazione dei
redditi le rate, la capienza Irpef è praticamente nulla.

L’esperto risponde

Il veloce susseguirsi di nuove norme che hanno modificato
sostanzialmente tutta la materia dei bonus edilizi, ha creato molta
confusione tra i contribuenti che, certi di non poter recuperare le
spese in detrazione diretta sulla propria dichiarazione per
incapienza, cercano di individuare gli ultimi spiragli che
consentano di cedere a terzi i crediti maturati.

Prima di verificare se ci sono vie d’uscita, occorre premettere
che il quesito del gentile lettore (si presume in qualità di
committente), presenta un’incongruenza con la norma. La prima
cessione del credito maturato a seguito di interventi di
ristrutturazione edilizia, in questo caso di efficientamento
energetico e/o di adeguamento del rischio sismico, riguarda
l’intero credito e non le singole annualità. Pertanto, il lettore
evidentemente si riferisce alla cessione di una sola tipologia di
intervento (ad esempio, l’installazione dell’isolamento termico o
la sostituzione degli infissi o la sostituzione dell’impianto di
riscaldamento o gli interventi di adeguamento del rischio sismico)
oppure alla cessione dell’intero credito asseverato nel primo e/o
secondo Stato di Avanzamento Lavori.

Per rassicurare il lettore sulla certezza su quanto qui si
afferma, si può fare riferimento al modello di Comunicazione di
opzione per la cessione che si invia all’Agenzia delle Entrate e
alla Piattaforma telematica di monitoraggio e gestione delle
cessioni. Nel modello di Comunicazione si inserisce, tra gli altri
dati, l’importo complessivo della spesa asseverata e l’anno di
sostenimento. Una volta inviato il modello, dal giorno 10 del mese
successivo, sulla piattaforma telematica il credito ceduto risulta
suddiviso nel numero di rate previsto dal tipo di bonus edilizio.
Nel caso del Superbonus con spese sostenute nel 2022, il credito
ceduto è suddiviso in quattro rate, una per ogni anno. Il
cessionario che accetta il credito acquistato avrà invece la
possibilità di cedere anche una sola annualità, senza essere
obbligato, come il primo cedente, a cedere tutte le annualità.

Occhio alla cessione del credito

Se, per ipotesi puramente teorica, il committente abbia inserito
solo l’importo della prima annualità della spesa (in pratica,
dividendo per 4 l’importo complessivo della spesa sostenuta), il
sistema accoglie comunque l’importo inserito (non conoscendone la
natura) per poi suddividerlo nella Piattaforma telematica in
quattro rate di uguale importo. In questo caso, si è
involontariamente provveduto a cedere solo ¼ della spesa sostenuta
nel 2022, provocando conseguenze irrimediabili, come la perdita dei
¾ della spesa 2022 ormai non più cedibili. Unica soluzione è la
dichiarazione integrativa per recuperare la parte non ceduta.

Risposta negativa

Nonostante quanto detto in questa lunga premessa, la risposta al
quesito è comunque negativa. Il comma 7 dell’art. 4-bis D.L.
39/2024 ha previsto che a decorrere dal 29 maggio 2024 non è in
ogni caso consentito l’esercizio dell’opzione di cessione del
credito in relazione alle rate residue non ancora fruite delle
detrazioni derivanti dalle spese per gli interventi edilizi.
Nonostante la norma appena richiamata non sia affatto chiara, si
ritiene che le rate residue siano incedibili sia nel caso in cui la
prima rata sia stata portata in detrazione dall’Irpef nella
dichiarazione dei redditi sia nel caso la prima annualità sia
andata persa.

Per un ulteriore approfondimento sull’argomento, si rimanda alla
lettura del recente articolo qui pubblicato “
Decreto
Superbonus 2024: il divieto di cessione delle rate
residue
”.

A cura di Dott. Luciano
Ficarelli

Dottore Commercialista
www.professionistiintegrati.net
Esperto in bonus edilizi
Abilitato al rilascio del Visto di Conformità



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui