CUORGNÈ
È stata aggiudicata in via provvisoria all’associazione Mastropietro onlus, sodalizio guidato dal presidente Egidio “Gigio” Costanza e legato al Gruppo Abele di don Luigi Ciotti, la villa di via Salgari appartenuta al defunto boss dell’ndrangheta Giovanni Iaria confiscata alla criminalità organizzata ed acquisita al patrimonio comunale.
Al momento la parziale fumata bianca è arrivata al quinto bando che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanna Cresto, ha promosso nel tentativo di trovare un gestore all’immobile per poter, finalmente, far decollare l’ambizioso progetto finalizzato alla creazione di una comunità per il “Dopo di noi”, rivolto alle famiglie che devono affrontare i problemi legati alle disabilità fisiche e mentali.
Le tre gare deserte
Le prime tre gare erano andate deserte, alla quarta aveva partecipato un solo soggetto che, però, non era riuscito ad ottenere le necessarie garanzie bancarie o assicurative.
All’ultimo bando, scaduto alle 12 di martedì 11 giugno, invece, sono pervenute tre domande, oltre a quella della Mastropietro, che già si occupa della gestione dell’altro bene confiscato nella città delle due torri sito in località Cascinette appartenuto a Bruno Iaria, offerta che ha ottenuto il miglior punteggio in graduatoria, quelle presentate da Pollicino società cooperativa e Unadv.
«Come amministrazione, siamo molto contenti di questo risultato e di questa assegnazione che, per ora provvisoria in attesa della verifica dei requisiti, possa trasformarsi a breve in definitiva e dare vita a questo bellissimo progetto, necessario per il nostro territorio- affermano la prima cittadina Cresto e l’assessore alle Politiche sociali, Elisa Troglia-. Siamo soddisfatti perché, nonostante le numerose difficoltà, abbiamo perseverato nella direzione di restituire alla comunità un bene confiscato, simbolo della lotta alla criminalità. Ringraziamo tutte le realtà che hanno partecipato sia per essersi messe in gioco sia per aver dimostrato sensibilità e attenzione verso la tematica del riutilizzo sociale dei beni confiscati e del “Dopo di noi”. Dal confronto con loro ed altri enti del terzo settore, in questi mesi, abbiamo potuto raccogliere spunti di riflessione e idee per proseguire quotidianamente la battaglia contro la criminalità organizzata e per la legalità. Il progetto del “Dopo di noi”, lo abbiamo spesso ribadito, permane un obiettivo centrale per questa amministrazione che si adopera instancabilmente per mettere le persone al centro di ogni progetto presente e futuro».
Servono almeno 100mila euro
L’assegnazione dell’immobile di via Salgari è a titolo gratuito, ma occorrono lavori di ristrutturazione quantificabili in 100mila euro per rendere il bene utilizzabile, di cui la metà messi a disposizione dalla Regione e la parte restante a carico degli assegnatari. Una volta che avverrà la sottoscrizione della convenzione, il Comune di Cuorgnè verserà al concessionario un acconto di 25mila euro, la metà di quelli stanziati da Palazzo Lascaris.
La parte rimanente del contributo regionale, verrà liquidata dopo la rendicontazione. Un passaggio, questo, ineludibile, Per la Mastropietro, che di sfide anche difficili ne ha già affrontate e vinte tante, si apre, dunque, una nuova pagina di un’avventura sicuramente non scevra di criticità ma che ci si appresta ad affrontare con le solite determinazione e consapevolezza di essere dalla parte giusta per restituire alla collettività nel suo insieme un bene confiscato alla criminalità organizzatachiara cortese
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