I negoziatori del G7 hanno concordato giovedì (13 giugno) un piano di prestiti basato sulle dimensioni delle loro economie per fornire all’Ucraina circa 50 miliardi di dollari in aiuti, che dovrebbero iniziare ad arrivare entro la fine dell’anno, secondo quanto appreso da Euractiv da funzionari vicini al dossier.
“È fatto, a livello di sherpa è stato concordato e non mi aspetto che nessuno [dei] leader (…) lo blocchi”, ha detto uno dei funzionari, parlando a condizione di anonimato.
“Esiste un accordo provvisorio, ma, ovviamente, necessita ancora dell’approvazione formale da parte dei leader del G7”, ha detto il funzionario, riferendosi al comunicato finale del vertice, che ha preso il via il 13 giugno a Borgo Egnazia, in Puglia, e che si concluderà il prossimo 15 giugno.
In base all’accordo, i membri del G7 fornirebbero “circa 50 miliardi di dollari” all’Ucraina entro la fine dell’anno per coprire le sue esigenze di finanziamento fino al 2025 e oltre, sostenuti dai futuri profitti inaspettati derivanti dalle attività immobilizzate russe.
La nuova iniezione di aiuti sarà utilizzata per sostenere le capacità di difesa, l’economia e le esigenze di ricostruzione dell’Ucraina, hanno confermato persone informate della questione.
I dettagli tecnici dell’accordo saranno elaborati in una fase successiva, compreso chi agirà da garante del prestito all’Ucraina e sulla distribuzione delle risorse.
Si prevede inoltre che i leader del G7 confermino che le risorse della Russia rimarranno immobilizzate finché Mosca non avrà terminato la sua guerra contro l’Ucraina, hanno aggiunto le fonti.
L’accordo formale, che costituisce un risultato centrale del vertice del G7, dovrebbe essere annunciato giovedì, quando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si unirà ai leader per una sessione sull’Ucraina.
Questo sviluppo giunge dopo che nei giorni scorsi i membri del G7 si erano avviati verso un accordo.
“Sono molto fiducioso che un accordo possa essere raggiunto nelle ore a venire”, ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel a un gruppo di giornalisti, tra cui Euractiv, a margine del vertice.
I ministri delle finanze dell’Eurozona hanno dato il loro sostegno politico la scorsa settimana, ma hanno affermato che i termini esatti dovranno essere discussi dopo che il vertice del G7 avrà fornito indicazioni politiche.
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