Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Potenza, una città del profondo sud ancora una volta, molto probabilmente, nelle mani di un leghista sostenuto da una destra “stracciona”, senz’anima e senza cultura politica né cultura. È la città intorno a cui si muovono nell’ombra e alla luce del sole piccoli e grandi interessi. È il nodo da cui partono reti di relazioni politiche ed economiche che coprono tutta la regione e arrivano fino a Roma e a Bruxelles. L’esito delle scorse elezioni regionali e l’esito probabile delle Comunali a Potenza insieme formano un quadro allarmante in vista delle sfide future: è tutto in mano a una destra permeabile e a una cosiddetta sinistra in astinenza di potere. Una destra esposta a infiltrazioni di gruppi di interesse che non fanno distinzioni tra partiti: per loro rosso, giallo e nero uguali sono. È già accaduto in questi 5 anni sia alla Regione sia al Comune e accade da 30 anni almeno. I gruppi di interesse “perdenti” trovano sempre il modo di entrare in relazione di affari con quelli vincenti. Accade quando la politica, i partiti, i loro esponenti, perdono di autorevolezza e di credibilità. Quando la politica smarrisce il senso dell’orizzonte, accantona gli ideali e maltratta l’articolo 54 della Costituzione: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.

Di onore, in questi anni e decenni ne abbiamo visto poco. Consiglieri regionali che hanno comprato orsacchiotti e cremine per il viso con i soldi dei contribuenti. Ricordate rimborsopoli? Forse no, perché questa terra sembra abitata da gente senza memoria. Assessori comunali a 3mila euro al mese che incassano i 600 euro del bonus Inps durante la pandemia. Non sanno dove abitano il senso dell’opportunità e il rispetto per i cittadini. Imprenditori, discussi e discutibili, diventati sponsor di candidati e politici ora a “destra” ora a “sinistra”. Applauditi a scena aperta dal popolo bue.

La sanità gravemente ferita da scandali, inchieste giudiziarie, buchi finanziari e qualità dei servizi indegna di un paese civile. Consiglieri comunali che comprano beni immobili dal Comune con il consenso di quelli di “destra” e di “sinistra”. Dipendenti comunali che in pieno agosto prima di una competizione elettorale diventano dirigenti e che ancora oggi, a distanza di anni, non sanno scrivere una delibera.

Accordi trasversali a tutela di interessi privati nelle concessioni edilizie, aree comprate a seminativo che in un batter d’occhio si trasformano in edificabili. Una città dove si costruisce a vanvera. Non importa con quale sindaco e con quale maggioranza. La disciplina che impone il Sistema vale per tutti.

Il decoro, poi, in pochi sanno cosa sia. Consiglieri regionali che si lasciano andare a battute sessiste e a sorrisini di apprezzamento. Consiglieri comunali per i quali “l’omosessualità è contro natura perché contraddice la legge naturale della vita, il diritto naturale, che è un diritto sacrosanto, la differenza tra sessi e la riproduzione della specie.” Poi tutti chiedono scusa, tutti si giustificano. Ma quando gli fai una domanda non sentono.

Niente onore, dunque, e tanto disprezzo per la funzione pubblica, nel rispetto delle regole di compiacenza, complicità, convenienze reciproche, stabilite dal nebbioso mondo degli affari privati sulla pelle dell’interesse pubblico.

Ebbene, molti protagonisti di questo dramma lucano e potentino sono sempre in pista, eletti o non letti, grazie al popolo di smemorati e di egoisti.  A farne le spese quei cittadini che devono sudare per una piccola e legittima pratica edilizia, che devono faticare per prenotare e ottenere una visita medica, che devono attraversare centinaia o migliaia di chilometri per farsi curare. A farne le spese i cittadini che sono costretti ad ammalarsi gravemente e a morire perché non hanno i soldi per curarsi; i giovani che sono costretti a fuggire per riprendersi la dignità calpestata dall’odioso sistema clientelare e delle raccomandazioni. Insomma, a farne le spesse sono tutti i cittadini che con disciplina, e senza onore, subiscono tutto questo. L’onore ci sarebbe nel caso ci fosse una ribellione seria, nelle urne e nelle piazze. Una ribellione che abbia dei protagonisti e degli interpreti capaci di innescare una vera rivoluzione civile. Perché la Basilicata ormai non è più una regione da cambiare, ma da rifare.

Intanto, nel consiglio comunale di Potenza e di tanti altri Comuni e nel Consiglio regionale si accomoderanno nell’ombra, confondendosi tra le persone per bene che pure sono sedute tra i banchi, altri personaggi che nessuno ha votato: i palazzinari, gli speculatori dell’eolico e del fotovoltaico, gli investitori privati, di denaro pubblico, senza scrupoli, i capi bastone dell’indotto nelle aree di estrazione petrolifera, i petrolieri, i signori delle cliniche e degli affari nella sanità e tutti gli affamati di potere e di denaro che siano aspiranti alle briciole o alla ciccia.

Vorremmo dire alle persone per bene che si siederanno tra i banchi o che non sono state elette, che per sradicare questo sistema e dare una speranza di futuro alla Basilicata, non basta candidare una brava e competente ragazza o un bravo e competente ragazzo. Ormai è evidente, ogni volta è come una fatica di Sisifo. Ripetiamo fino alla noia: le rivoluzioni si preparano nel tempo, a partire da tutto il buono che c’è, e ammesso che i lucani lo vogliano



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui