diCamilla Bertoni
Ricordi e voci recitanti, tra cui quella di Liliana Segre: «Spazio dove nascono e prendono vita ideali»
Rinnovata e ripensata nell’allestimento, riapre da sabato 8 giugno al pubblico la Casa Museo di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo. Nuovi gli interni e sistemato anche il giardino, all’ultimo piano si sviluppa un racconto multimediale, con videomessaggi anche di Liliana Segre sul tema dell’impegno civile, a commento della storia e il sacrificio di Matteotti.
Il Polesine di Matteotti
Nel centenario dell’assassinio del polesano Giacomo Matteotti (10 giugno 1924), l’intervento di restauro della Casa Museo ha voluto includere all’ultimo piano, nella parte più museale e didattica della struttura anche le voci dei testimoni, come quella di Liliana Segre, appunto. E al piano terra il racconto del Polesine che Matteotti conobbe da ragazzo. Al primo piano la parte più intima, tra le camere da letto, la biblioteca di famiglia, il pianoforte e lo spazio dedicato alla musica, in cui rivivono i legami e le passioni di famiglia. E per conoscere la storia conservata nei libri, consultabili dal pubblico, ci si potrà accomodare tra le piante del giardino, dal quale il percorso di visita alla Casa Museo di Fratte Polesine prende inizio.
La progettazione del nuovo volto della Casa Museo Giacomo Matteotti è firmata dallo studio di architettura 120grammi, l’aggiornamento del percorso narrativo è a cura di Luca Molinari, ordinario di Teoria e Progettazione dell’Architettura all’Università Vanvitelli, con il suo studio e con la supervisione storica di Giampaolo Romanato, presidente del Comitato Scientifico della Casa Museo, in collaborazione con la Fondazione di studi storici Filippo Turati.
Ideali di un’esistenza
«Lo spazio della Casa Museo – ha spiegato Molinari -è il luogo del privato, ma anche quello dove nascono e prendono vita ideali che hanno guidato un’intera esistenza. Nel nuovo percorso un’ attenzione particolare è riservata al giardino della casa, proposto come luogo di introduzione alla visita museale, ma anche come spazio di riflessione e approfondimento, con la possibilità di fermarsi tra gli alberi a leggere libri e testi». Proprio da questa casa e dall’osservazione della miseria che incombeva sul Polesine, tra i territori più poveri d’Italia, partiva l’avventura politica di Giacomo Matteotti, dall’adesione al socialismo all’elezione nel 1919 alla Camera dei Deputati, fino alla carica di segretario del Partito Socialista Unitario nel ’22. Una carriera segnata dall’aperta opposizione a Mussolini, che finì con l’assassinio di matteotti, voluto proprio da Mussolini per mano degli squadristi. Il percorso di visita va anche oltre la Casa Museo, nel borgo di Fratta Polesine in cui si trovano il capolavoro di Palladio, la villa Badoer che ospita nelle barchesse il Museo Archeologico Nazionale, accanto a Villa Avezzù, altra dimora veneta e alla Villa dei Carbonari, dove si formò uno dei primi nuclei della Carboneria italiana, ma anche la Necropoli di Frattesina, la più estesa d’Europa. «La Casa Museo Matteotti è luogo di riflessione sull’Italia – conclude Molinari – , rappresentata in uno dei momenti più critici della sua storia. E sul ruolo centrale di Giacomo Matteotti nella storia italiana contemporanea».
Chi ha reso possibile la ristrutturazione
L’intervento di ristrutturazione è stato promosso e sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Fratta Polesine e Accademia dei Concordi di Rovigo, oggi proprietaria dello storico edificio, riconosciuto come Monumento Nazionale, con un finanziamento giunto grazie alla legge speciale a sostegno delle iniziative per il Centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti.
La newsletter del Corriere del Veneto
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie del Veneto iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Veneto. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui