Cosa succede quando la tecnologia incontra la medicina? La risposta si trova a Candiolo, un piccolo comune in provincia di Torino, dove l’Irccs sta rivoluzionando la chirurgia urologica grazie al robot da Vinci SP. Questo innovativo sistema robotico, noto anche come “monobraccio”, sta cambiando il volto degli interventi alla prostata e al rene, offrendo benefici significativi ai pazienti.
Il robot da Vinci SP permette di eseguire interventi chirurgici attraverso un singolo accesso. Ciò costituisce una netta differenza dalle tradizionali quattro incisioni nella parete addominale. Il risultato? Un recupero post-operatorio più veloce, con pazienti che possono tornare a casa dopo sole 24-48 ore di ricovero.
Grazie al contributo del chirurgo Francesco Porpiglia dell’UniversitĂ di Torino, l’equipe dell’Irccs di Candiolo ha giĂ operato con successo i primi pazienti e prevede che nel 2024 un centinaio di interventi potrebbero essere eseguiti con questo sistema.
Il robot da Vinci SP, acquisito con il contributo della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, è dotato di un unico braccio robotico e tre strumenti chirurgici avanzati. L’assetto offre una mobilitĂ e una precisione superiori a quelle umane, in combinazione con un endoscopio ad alta definizione per una visione ottimale.Â
Questa tecnologia è giĂ ampiamente applicata negli Stati Uniti e si sta sta diffondendo sempre di piĂą anche in Europa; l’Irccs di Candiolo è uno dei primi centri in Italia a offrire tale innovazione.
La chirurgia urologica, in particolare per il trattamento del tumore del rene e della prostata, sembra essere il campo ideale per l’applicazione di questa scienza tecnologica avanzata, rendendo sempre piĂą incoraggiante il futuro della chirurgia robotica.
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