Negli ultimi mesi sono sempre di più le imprese edili che hanno riscontrano problemi nella richiesta della cessione dei crediti in edilizia. È degli ultimi giorni, ad esempio, la notizia che Poste Italiane ha fermato la cessione dei crediti di imposta sui bonus edilizi nati per il rilancio economico durante la pandemia da Covid-19 che ha causato non pochi problemi al settore economico del paese.Prima di Poste Italiane già le Banche avevano fatto la stessa scelta, dovuta anche all’approvazione da parte del Palermo del DL Superbonus che ha introdotto modifiche restrittive per la cessione dei crediti o per lo sconto in fattura.«In poche parole – spiega il presidente di Confartigianato Imprese Trapani, Emanuele Alessandro Virzì – il settore edile e gli imprenditori rischiano il default, soprattutto dopo che, con questo emendamento, è stata messa la parola fine al superbonus.
Per non parlare della detrazione della riduzione dell’aliquota agevolata per gli interventi recupero edilizio e riqualificazione energetica che è stata ridotta al 36 %».
Gli imprenditori edili, insomma, sono sempre più penalizzati: le banche e le Poste, avendo sempre meno spazio, non potranno accogliere i crediti in entrata e le aziende saranno impossibilitate a vendere i loro crediti. Un vero e proprio corto circuito insomma, che non permetterà alle aziende di avere quella liquidità che avevano messo in conto di incassare. Nonostante il passo indietro del Governo, delle Banche e di Poste Italiane, Confartigianato Imprese Trapani continua il suo lavoro a tutela delle imprese.Motivo per cui l’associazione di categoria trapanese ha chiuso un accordo di collaborazione con un’importante società nazionale di acquisizione crediti derivanti dai bonus edilizi attualmente in vigore.
«L’accordo – spiega Virzì – ha lo scopo di promuovere le richieste delle imprese edili che intendono cedere a terzi cessionari i propri crediti fiscali ottenuti attraverso lo sconto in fattura dai committenti detentori degli immobili o per le imprese intenzionate a effettuare nuovi lavori. Questo accordo nasce dalla voglia di dare assistenza a tutte le imprese che al momento non sono tutelati e vivono un momento di incertezza a causa della burocrazia che allontana sempre di più dal mondo dell’imprenditoria».
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