Sul territorio un’azienda su 5 è gestita da donne: «Sono più resilienti»
Antonella Bandoli, imprenditrice ravennate nel settore della comunicazione ed amministratrice e direttore creativo di Matitegiovanotte, è stata eletta all’unanimità, in rappresentanza del settore industriale, presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna.
Ad affiancarla sarà l’imprenditrice ferrarese Gisella Ferri, eletta vice presidente, amministratrice della Ferri Srl, società orientata alla ricerca, allo sviluppo e all’export.
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Il Comitato della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, che resterà in carica tre anni, è stato uno dei primi ad essere costituito nel nostro Paese, fin dalla fine degli anni ’90, ed il suo ruolo è quello di sviluppare iniziative, di avanzare proposte e di tradurre in progetti ed azioni le aspettative e le necessità delle donne imprenditrici dei territori ferrarese e ravennate.
Presentando la sua agenda delle priorità (orientamento all’imprenditorialità delle giovani generazioni, anche in collaborazione con il mondo della scuola, accesso al credito, internazionalizzazione, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sostegno all’occupazione), la neo presidente ha ricordato come nelle province di Ravenna e Ferrara una impresa su 5 sia gestita da donne, «ed è un fatto ormai che le imprese femminili abbiano dimostrato maggior resilienza nei momenti più critici della vita economica dei territori. Il Comitato – ha concluso Bandoli – continuerà a mettere a valore questo asset con interventi concreti, diffusi e, dunque, sempre più vicini alle esigenze delle donne che fanno impresa».
Giorgio Guberti , presidente della Camera di commercio, ha aggiunto: «Non esiste un modo di fare impresa al maschile o al femminile: un’impresa deve stare sul mercato, e le leggi di mercato non fanno distinzioni di genere. Ma per competere è necessario che le condizioni siano le stesse per chiunque vi opera: stesso mercato, stesse regole, vale anche in questo caso. L’uguaglianza di genere – ha proseguito il presidente della Camera di commercio – non è solo un diritto umano fondamentale, ma è anche il punto nodale di una economia moderna e prospera che si ponga come obiettivo una crescita inclusiva, in cui le donne e gli uomini siano in grado di dare il proprio pieno contributo sul lavoro e nella vita pubblica e privata».
Nelle province di Ferrara e Ravenna, al 31 dicembre 2023, un’impresa su cinque è femminile. Le 15.447 imprese attive “in rosa”, infatti, incidono sul totale delle imprese attive (53.805) per il 22,3%. Questi i dati diffusi dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio nell’ultimo Rapporto sulla imprenditoria femminile. Il 63,42% sono imprese individuali, il 16,26% sono società di persone, il 18,5 società di capitali, mentre l’1,02% sono società cooperative. Le attività “in rosa” si concentrano, in particolare, nei settori del Commercio (il 23,2%), dell’Agricoltura (14,8%), dei Servizi alla persona (13,1%), dell’Alloggio e ristorazione (12,7%), del Manifatturiero (6,2%) e dell’Immobiliare (6,4%).
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