Il controllo di Grimaldi Franchising a Esperia Investor, holding che fa capo a Ferrara e alla famiglia Di Bartolo. Esce ReValens (Valenzano) #finsubitoagevolazioni

di Sergio Governale

Esperia Investor srl, holding di partecipazioni che investe in società tech in early-stage, prevalentemente nel settore del real estate e dei financial services, fondata da Antonio Ferrara e da Emiliano Di Bartolo (che partecipa al capitale attraverso la holding di famiglia DB Real Estate), ha acquisito la maggioranza della rete di consulenza immobiliare Grimaldi Franchising spa, salendo dal 35% al 90% del capitale, mentre l’azienda di costruzioni edili lombarda Racco Group sale 10% (si veda qui il comunicato stampa), acquisito l’anno scorso.

Ricordiamo che quasi un anno fa Esperia Investors e ReValens, newco di partecipazioni e investimenti di Pasquale Valenzano focalizzata nell’acquisizione di immobili ad alto rendimento e di società immobiliari, avevano rilevato da Gabetti Property Solutions, società quotata a Piazza Affari, rispettivamente il 45% e il 55% di Grimaldi Franchising (nota con il brand di Grimaldi Immobiliare), ridenominandola Grimaldi Holding, attraverso un’operazione di management buy-out (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente era entrata nel capitale di Grimaldi Holding anche Racco Group, che aveva via via acquisito il 10% del capitale da Esperia Investor (si veda qui SimplyBiz).

Emiliano Di Bartolo era stato nominato presidente del nuovo consiglio di amministrazione, in cui siedono Ferrara in qualità di managing director con focus nell’ambito Finance, Luigi Sada in veste di managing director e come componente Francesco Ronzoni, coo di Racco Group.

Di Bartolo era entrato nel Gruppo Gabetti nel 2016, fondando, insieme a Ferrara, Monety, società di mediazione creditizia con 200 professionisti che offre un servizio di consulenza specialistica per la ricerca del finanziamento più conveniente. Nel 2019, in collaborazione con lo stesso gruppo e sempre assieme a Ferrara, Di Bartolo ha creato G Rent, proptech attiva nel settore dell’hospitality di immobili di lusso e di building dedicati alla clientela corporate, quotata sull’Euronext Growth Milan, operante con i marchi Gabetti Short Rent e Santandrea Top Properties & Luxury Houses, quest’ultimo di proprietà del gruppo Gabetti. E proprio pochi giorni fa la Esperia Investor di Ferrara ha riorganizzato la partecipazione in G Rent, che quindi ora non è più detenuta attraverso la controllata Esperia Capital Partners srl, ma direttamente, pari al 36,95% del capitale (si veda qui il comunicato stampa). Poco più di un anno fa DI Bartolo era entrato nel consiglio di amministrazione di Gabetti Property Solutions, società quotata a Piazza Affari, di cui il padre Giacomo, costruttore siciliano, è azionista con poco più del 10% (si veda qui l’azionariato). Emiliano Di Bartolo è inoltre presidente e fondatore, sempre assieme a Ferrara, di Esperia Investor, nonché consigliere della piattaforma di lending crowdfunding immobiliare Recrowd, rilevata poco più di due anni fa proprio dalla holding che investe in società early stage ad alto contenuto tecnologico operanti principalmente nel settore immobiliare e dei servizi finanziari (si veda altro articolo di BeBeez).

“Abbiamo voluto incrementare la nostra partecipazione e arrivare al controllo di Grimaldi, perché siamo convinti sia una realtà con ottime prospettive di crescita e una posizione molto forte nel mercato immobiliare italiano, grazie a una rete capillare e a professionisti di grande esperienza e capacità. Ringrazio tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno reso grande e noto il gruppo: il nostro obiettivo è ora proseguire il percorso di rafforzamento ed espansione sul mercato già avviato da Grimaldi in questi anni. Ci impegneremo per consolidare ulteriormente la presenza sul mercato e ampliare la nostra offerta di servizi, ponendo sempre al centro i nostri clienti”, ha commentato Di Bartolo.

“Sono entusiasta di poter offrire a Grimaldi la mia esperienza, maturata in oltre vent’anni nel franchising immobiliare. Grimaldi è un marchio che vanta un’importante storicità ed è sempre stato innovativo per il settore, il primo in Italia e il secondo in Europa ad adottare il franchising come formula di collaborazione commerciale per la propria rete di agenzie immobiliari e tra i primi a sposare un approccio basato sulla libertà operativa territoriale”, ha aggiunto Sada, già consigliere delegato di Tecnocasa Franchising, società in cui ha lavorato per oltre ventotto anni.

Fondata oltre quarant’anni fa dalla famiglia Grimaldi di origini pugliesi, la società è oggi una tra le principali realtà italiane nel settore della consulenza, dell’intermediazione e dei servizi immobiliari integrati, conta 180 agenzie, 4 Grimaldi Store e 6 Grimaldi Point e oltre 700 consulenti. Inoltre, attraverso

Grimaldi Franchising ha registrato nel 2022 un fatturato di quasi 2,9 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di oltre 240 mila euro e una liquidità netta di circa 453 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Al momento del management buyout era stato annunciato che l’obiettivo di crescita per i successivi tre anni era quello di arrivare a 250 uffici, di cui 30 Grimaldi Point e 20 Grimaldi Store, avviare nuovi dipartimenti, tra cui Grimaldi Agency, Grimaldi Luxury Rental e Grimaldi Servizi Plus, per un fatturato aggregato di 10 milioni di euro.

Ricordiamo che DB Real Estate è stata fondata da Emiliano Di Bartolo (presidente) assieme al padre Giacomo Di Bartolo, costruttore siciliano e socio con poco più del 10% di Gabetti Property Solutions, e al fratello Gianluca. DB Real Estate è entrata poco prima di Natale nel capitale di Aurum srl, che controlla con il 75,02% Atlas sgr (si veda altro articolo di BeBeez), con la prospettiva di sviluppare la componente immobiliare dei fondi gestiti dalla società di gestione del risparmio, nata poco più di un anno fa a seguito dell’acquisizione dell’ex Main Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo è quello di lanciare un fondo da 200 milioni di euro che investirà in immobili build to rent.

Quanto a Racco Group, è stata invece fondata nel 1981 in provincia di Bergamo come Racco Costruzioni, specializzata in piccole costruzioni edili, da Pasquale Racco e da sua moglie. Con l’ingresso dei figli Massimo (oggi amministratore delegato) e Giuseppe (attualmente direttore di produzione) nel 2000 diventa srl, nel 2017 si ridenomina Racco Group e l’anno scorso si trasforma in spa, percorso propedeutico a una futura quotazione a Piazza Affari. Il gruppo è formato dalla holding industriale milanese Racco Group, concentrata nello sviluppo delle fasi operative ed esecutive, affiancata da Racco Costruzioni srl, a sua volta specializzata in attività immobiliari e nella fornitura di servizi a esse connessi.

Ha registrato nel 2022 un fatturato di 31,7 milioni di euro, in crescita del 175% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di 5,56 milioni e un indebitamento finanziario netto di 4,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Nel 2023 i ricavi sono balzati a 95 milioni e il valore della produz