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L’obiettivo, ambizioso, è incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti (classi Euro 0, 1, 2 e 3) che oggi rappresentano il 25% dell’attuale parco circolante nella Penisola. E’ iniziata alle 10 di oggi la nuova tornata di incentivi per acquistare auto e moto nuove. Si riapre il portale Ecobonus sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Si può, dunque, fare domanda di nuovo per ricevere gli incentivi per l’acquisto di veicoli, che devono essere per forza di cose a basse emissioni inquinanti. Il massimo ottenibile sono 13.750 euro di sconto sul prezzo di listino. A disposizione, in tutto, c’è quasi un miliardo. Ecco le quattro cose principali da sapere

1) Le date

I moduli per le dichiarazioni devono essere compilati e firmati dall’acquirente e inseriti dal venditore nella piattaforma, che dovrà anche confermare le operazioni entro 270 giorni dalla data di inserimento. L’incentivo può raggiungere i 13.750 euro con la sostituzione di un mezzo vecchio. Il provvedimento ha rimodulato proprio gli incentivi per gli acquisti effettuati dal 25 maggio al 31 dicembre 2024. Gli incentivi riguardano i contributi previsti per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e-L7e (ossia motocicli e ciclomotori), N1 e N2 (veicoli commerciali). Con il nuovo decreto sarà possibile prenotare anche i contributi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati e veicoli commerciali N1 e N2 anche ad alimentazione non elettrica.

2) La dichiarazione dell’acquirente

Le prenotazioni per ottenere l’Ecobonus 2024 vanno effettuate sull’apposito portale che si chiama, per l’appunto, Ecobonus. I moduli per le dichiarazioni, compilati e firmati dall’acquirente, dovranno essere inseriti dal venditore nella piattaforma. Proprio i venditori, dal canto loro, dovranno confermare le operazioni entro 270 giorni dalla data di inserimento della prenotazione sul portale. Gli acquirenti sono tenuti a presentare la dichiarazione in cui confermano di mantenere la proprietà dell’ecoveicolo per almeno un anno, periodo che raddoppia (due anni) in caso di acquirenti persone giuridiche. Le piccole e medie imprese dovranno invece presentare due dichiarazioni sostitutive che certificano, rispettivamente, il possesso dei requisiti di Pmi e l’esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi

Non finisce qui. Il valore dell’Isee relativo al nucleo familiare deve essere inferiore a 30mila euro e i componenti dello stesso nucleo non devono aver già fruito del medesimo contributo. Bisogna dichiarare dunque tutto ciò, corredando con copia del documento di identità e del codice fiscale dell’acquirente e degli altri componenti del nucleo familiare.

3) Quattro fasi

Ci sono quattro fasi, in sintesi, per far girare “il meccanismo” dello sconto vero e proprio. In una prima fase il concessionario/rivenditore, dopo aver fatto la registrazione alla piattaforma, procede con la prenotazione del contributo per ogni veicolo e, in base alla disponibilità del fondo, riceve conferma. Seconda fase: il concessionario/rivenditore riconosce al suo cliente il contributo tramite compensazione del prezzo di acquisto (fa lo sconto). Terza fase: il costruttore o importatore del mezzo rimborsa al concessionario il contributo erogato. Ultima fase: il costruttore/importatore del veicolo riceve dal concessionario/rivenditore tutta la documentazione utile per recuperare il contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta.

4) I soldi

Si ottiene un contributo fino a 2.000 euro per l’acquisto di veicoli usati di classe Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km CO2, a fronte della rottamazione di un’auto fino ad Euro 4. Con Isee superiore a 30.000 euro, per le auto elettriche l’incentivo è pari a 6.000 euro senza rottamazione o 9.000 euro con rottamazione di un’auto Euro 4. Sono invece previsti 10.000 euro qualora si dia in cambio una Euro 3 e 11.000 euro se si rottama un mezzo Euro 0, 1 o 2.

Se l’Isee è inferiore ai 30.000 euro l’incentivo varia da 7.500 euro senza rottamazione ai 13.750 euro se si sostituisce un mezzo più vecchio. Per quanto riguarda le plug-in, l’incentivo va dai 6.000 agli 11.000 euro. Per le motorizzazioni termiche, invece, gli importi variano tra i 2.000 euro con rottamazione di una Euro 4 o Euro 3 ai 3.000 euro con rottamazione di un’auto Euro 0 a Euro 2. C’è anche un contributo all’installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe non inferiore a Euro 4: il contributo è di 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro se a metano.

Attenzione: per avere l’Ecobonus 2024 Il prezzo di listino compresi optional (IVA esclusa) non deve essere superiore ai 35.000 euro per le autovetture delle fasce 0-20 gr/km (elettriche) e 61-135 gr/km (termiche) e ai 45.000 euro per la fascia 21-60 g/km (ibride plug-in).

 

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